Il Bundestag ha “bocciato” Merz

L’Unione cristiano-democratica spera in un secondo turno di votazioni oggi stesso. Ha un che di clamoroso ciò che è successo oggi al Parlamento tedesco, con il cancelliere in fieri Friedrich Merz che non ha raggiunto di sei voti la maggioranza per aggiudicarsi la fiducia del Bundestag. L’esponente della Cdu ha ottenuto solo 310 preferenze, e sarebbero perfino 18 i “franchi tiratori” del suo partito. Difatti, i gruppi parlamentari della cosiddetta piccola Große Koalizion, formata da Unione (Cdu-Csu)e Spd avrebbero avuto 328 voti a disposizione. Merz ha ricevuto soltanto 310 voti favorevoli al primo turno invece dei 316 necessari per avere la maggioranza. In questo momento di forte instabilità politica, quel che fu il cavallo trainante dell’Unione europea e dell’Eurozona continua a perdere colpi, anche per quanto riguarda l’immagine internazionale. È infatti la prima volta dal 1949 che un cancelliere in Germania non viene eletto al primo scrutinio, come ricordano tutti i media tedeschi. Subito dopo il Secondo conflitto mondiale, ricorda Welt, Konrad Adenauer fu eletto grazie al suo stesso voto.

Merz, noto per il suo temperamento impetuoso, ha lasciato l’aula del Bundestag in silenzio subito dopo la lettura del risultato. Si è poi ritirato nel proprio ufficio per consultarsi con alcuni esponenti chiave del suo partito e con i familiari. Con lui, tra gli altri, Jens Spahn, il futuro ministro dellInterno Alexander Dobrindt, la presidente del Bundestag Julia Klöckner, il leader della Spd Lars Klingbeil e Thorsten Frei, indicato per la guida della Cancelleria.

Ma l’Unione resta fiduciosa in una rapida risoluzione. Il segretario generale Carsten Linnemann ha annunciato l’intenzione di spingere per una seconda votazione già in serata, confermando i contatti in corso con altri gruppi parlamentari. “Stiamo valutando se oggi si possa tenere un secondo turno. Spero che stasera avremo un cancelliere di nome Friedrich Merz”, ha dichiarato alle emittenti Phoenix e NTV. Dall’interno della coalizione si alzano appelli alla responsabilità istituzionale. “In gioco non c’è una persona, ma la stabilità della Repubblica federale di Germania. Non è il tempo di giochi politici, di risentimenti o di appianare vecchi debiti”, ha affermato il leader della Csu Markus Söder, sottolineando come “l’incertezza all’interno del Paese e all’estero” renda urgente l’elezione del nuovo capo del governo.

Ma non mancano le voci contrarie. Da Alternative für Deutschland, la leader Alice Weidel ha chiesto elezioni anticipate. “Merz dovrebbe farsi da parte e sgomberare la strada per le elezioni generali”, ha dichiarato, parlando di “un buon giorno per la Germania”. Nel campo socialdemocratico, l’orientamento resta fiducioso. “Non c’è un’alternativa democratica a questa coalizione. Si deve assumere responsabilità”, ha detto a NTV il deputato Spd Ralf Stegner. “Si deve formare a tutti i costi un governo e credo che al secondo scrutinio la maggioranza ci sarà”. E ancora: “Sono piuttosto sicuro che il nostro gruppo parlamentare abbia votato per Merz”.

Anche dall’Italia arrivano segnali di attenzione. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso ottimismo: secondo lui, la crisi si risolverà “in tempi rapidi”. “La stabilità della Germania è fondamentale anche per impedire la crescita del populismo. Non tocca a me intervenire nelle vicende interne tedesche ma credo che nell’interesse dellEuropa e di tutti avere una Germania con un governo stabile sia un vantaggio”, ha concluso il titolare della Farnesina.

Aggiornato il 06 maggio 2025 alle ore 13:50