Dazi, Von der Leyen: “Abbiamo ciò che serve per tutelarci”

Ursula von der Leyen professa realismo ma rivendica l’orgoglio europeo. Un fatto è evidente: la presidente della Commissione Ue ritiene sbagliato lo scontro sui dazi con Washington. Intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, von der Leyen sottolinea lo scoramento degli europei. “Tanti cittadini si sentono profondamente scoraggiati dagli annunci provenienti dagli Stati Uniti. Sia chiaro: l’Europa non ha iniziato questo scontro. Ma il messaggio che voglio trasmettervi oggi è anche che abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per proteggere la nostra gente e la nostra prosperità”. Von der Leyen rimarca: “Questo scontro non è nell’interesse di nessuno. Quella tra l’Ue e gli Usa è la relazione commerciale più grande e prospera al mondo e staremmo tutti meglio se potessimo trovare una soluzione costruttiva. Non vogliamo necessariamente vendicarci, ma abbiamo un piano forte per vendicarci, se necessario. I dazi sono tasse che saranno pagate dalla popolazione. Sono tasse per gli americani sui loro generi alimentari e sui loro farmaci. Alimenteranno solo l’inflazione. Esattamente l’opposto di ciò che vogliamo ottenere”. Secondo von der Leyen, “le fabbriche americane pagheranno di più per i componenti prodotti in Europa. Tutto questo costerà posti di lavoro, creerà un mostro burocratico di nuove procedure doganali e sarà un incubo per tutti gli importatori statunitensi. Oggi nessuno ne ha bisogno, né negli Stati Uniti né in Europa chiedendo agli Stati Uniti collaborazione per risolvere i gravi problemi nel mondo del commercio come sovraccapacità, squilibri, sussidi ingiusti, negazione dell’accesso al mercato, furto di proprietà intellettuale”.

Von der Leyen ammette: “Sento gli americani quando dicono che altri hanno approfittato delle regole. Sono d’accordo. Anche noi ne soffriamo. Quindi capisco che l’America voglia reindustrializzarsi, e così anche l’Europa. Quindi lavoriamoci. Ma i dazi in generale peggiorano le cose, non le migliorano. La nostra risposta immediata” agli Stati Uniti è unità e determinazione: sono già stata in contatto con i nostri capi di Stato e di Governo sui prossimi passi. Valuteremo attentamente gli annunci di domani per calibrare la nostra risposta. Il nostro obiettivo è una soluzione negoziata. Ma naturalmente, se necessario, proteggeremo i nostri interessi, la nostra gente e le nostre aziende”. Il disegno Von der Leyen è chiaro: “La nostra strategia si basa su tre pilastri. Primo, siamo aperti ai negoziati. Andiamo verso questi negoziati da una posizione di forza. L’Europa ha molte carte in mano. Dal commercio alla tecnologia alle dimensioni del nostro mercato. Ma questa forza si basa anche sulla nostra prontezza ad adottare contromisure ferme. Tutti gli strumenti sono sul tavolo”. La presidente intende continuare a “diversificare il nostro commercio con altri partner e raddoppiare gli sforzi sul nostro mercato unico per abbattere le barriere che restano”. Poi cita il Fondo monetario internazionale. “Secondo il Fmi, le barriere del mercato interno europeo equivalgono a una tariffa del 45 per cento per la produzione e del 110 per cento per i servizi. Semplicemente non può essere così. Questo deve cambiare ora. Per questo ho incaricato il vicepresidente Stéphane Séjourné di elaborare proposte concrete e coraggiose il mese prossimo per rimuovere alcune di queste barriere e impedirne di nuove. Queste riforme sono attese da tempo. E ora sono diventate più urgenti che mai. In un’economia globale in tempesta, il mercato unico è il nostro porto sicuro. Trent’anni dopo che Jacques Delors ha posato la sua prima pietra, è tempo di finire il lavoro”.

Aggiornato il 01 aprile 2025 alle ore 16:45