“Un mese di tregua”, e Starmer incontra Meloni

Un mese di stop agli attacchi aerei, navali e alle infrastrutture energetiche. È questa la proposta che Emmanuel Macron e Keir Starmer hanno messo sul tavolo per rispondere all’ormai famigerato incontro fra Donald Trump, J.D. Vance e Volodymyr Zelensky della settimana scorsa. L’idea, rivelata dallo stesso presidente francese in un’intervista a Le Figaro, punta a guadagnare tempo e spazio per rilanciare un negoziato credibile. Ma Macron non si fa illusioni: “Un vero cessate il fuoco? Difficile da immaginare, perché Vladimir Putin farà di tutto per umiliare l’Ucraina e smilitarizzarla”. Ecco allora la strategia alternativa: una pausa mirata, che escluda dal conflitto alcuni settori chiave, come l’energia e i trasporti marittimi. “Sappiamo come misurarla”, ha spiegato il capo dellEliseo, ricordando che la linea del fronte si estende come la “distanza tra Parigi e Budapest”, rendendo impossibile controllare un cessate il fuoco su larga scala.

Mentre Macron si concentra sull’Europa, il premier britannico Starmer guarda oltre l’Atlantico e gioca il jolly The Donald. “Ho parlato con lui ieri sera – ha rivelato in conferenza stampa – e non farei questo passo se non fossi convinto che possa portare a qualcosa di concreto”. Insomma, l’inquilino di Downing Street sarebbe pronto a coinvolgere Washington nel piano per lUcraina, sapendo che un’intesa senza il via libera americano avrebbe il fiato corto. E infatti, al summit di Londra, che ha riunito 15 leader europei, il messaggio è stato chiaro: la pace in Ucraina non si costruisce a pezzi, serve una strategia comune che tenga dentro tutti, dagli Stati Uniti all’Europa. Macron lo ha ribadito sui suoi canali social: “Siamo determinati ad agire per una pace solida e duratura, garantendo la nostra sicurezza collettiva”. Ma per rafforzare il fronte europeo, Macron sa che serve anche l’Italia. E lo dice senza troppi giri di parole. In un’intervista a Il Foglio, il presidente francese lancia un messaggio chiaro a Giorgia Meloni: “Se vogliamo essere credibili nel nostro sostegno all’Ucraina, dobbiamo offrire garanzie di sicurezza solide. Ho invitato la premier italiana a Parigi il 17 febbraio proprio per questo: serve un’Italia forte e protagonista”.

La premier, durante un incontro personale con Starmer a Downing Street, ha sottolineato l’importanza di tenere unito lOccidente. “Dobbiamo evitare che l’Europa e gli Stati Uniti vadano in ordine sparso – ha detto – perché divisi siamo più deboli”. Ma nel colloquio con il premier britannico non si è parlato solo di Ucraina: sul tavolo anche la sicurezza, la difesa comune e il dossier migranti, su cui Italia e Regno Unito cercano un asse più solido. “Costruiamo la nostra partnership di mese in mese – ha detto Meloni – e possiamo fare ancora di più”. Starmer ha ricambiato con toni da amico: “Fantastico averti qui in un momento cruciale. Oggi parleremo di economia, migrazioni, sicurezza. Abbiamo un approccio molto simile su questi temi”.

La riunione di Londra sulla guerra in Ucraina è stato l’incipit di una serie di incontri. Starmer ha già annunciato che i leader torneranno a parlare dell’argomento a breve, per proseguire il lavoro su questa treguaa zone”, sperando che possa trasformarsi in qualcosa di più duraturo. “Siamo a un bivio della storia – ha dichiarato il premier britannico – e non possiamo permetterci di fermarci”.

Aggiornato il 03 marzo 2025 alle ore 11:55