
L’Europa diventa un rebus. I colloqui tra Stati Uniti e Russia, a Riad, sono “andati bene”, secondo la diplomazia dei due Paesi che si è presentata in conferenza stampa dopo il summit. Sia Marco Rubio che Sergej Lavrov sono apparsi davanti ai giornalisti, raccontando il raccontabile dei colloqui che sono durati tutta la mattina di oggi e, dopo una pausa pranzo, sono continuati nel primo pomeriggio. Secondo il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, il dialogo entrerà nel vivo “a tempo debito”, perché la decisione finale spetta a Vladimir Putin. Intanto, Washington e Mosca hanno annunciato la creazione di “squadre di alto livello” per discutere le condizioni di un possibile accordo. Il segretario di Stato americano Marco Rubio, parlando del vertice, ha definito l’incontro “un primo passo importante” dopo le telefonate tra Donald Trump e Vladimir Putin. Ma la buona notizia è che il titolare degli Esteri Usa ha confermato l’apertura verso l’Europa: “Anche l’Ue deve sedere al tavolo”, ha dichiarato, lasciando intendere che una soluzione senza il coinvolgimento del Vecchio Continente sarebbe quantomeno zoppa. Ma a Mosca non sono convinti, visto che l’Unione ha spinto per la guerra e quindi non dovrebbe sedersi al tavolo. E a chi chiede se gli Usa siano disposti a fare compromessi, Rubio risponde con pragmatismo: “Tutte le parti devono fare concessioni per una fine equa e durevole della guerra”.
Dal fronte russo, il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha accolto con favore l’incontro, sottolineando come “ora gli Usa ci ascoltano meglio”. Un dettaglio non da poco, considerando che fino a pochi mesi fa il dialogo era ridotto ai minimi termini. La questione centrale, però, resta la disponibilità di Mosca a negoziare direttamente con Volodymyr Zelensky. Su questo punto il Cremlino mantiene una posizione ambigua. Il portavoce Dmitri Peskov conferma che Putin sarebbe “pronto” a trattare con il presidente ucraino, ma mette le mani avanti: “Il quadro giuridico degli accordi deve essere discusso tenendo conto della realtà”. Il riferimento è alla scadenza del mandato di Zelensky nel maggio 2024 e al fatto che, a causa dello stato d’emergenza in vigore dal 2022, in Ucraina non si sono tenute nuove elezioni. Per Mosca, dunque, il problema di legittimità resta sul tavolo.
Un altro nodo cruciale riguarda il futuro dell’Ucraina in Europa. La Russia sembra aver digerito, almeno a parole, l’idea che Kiev possa entrare nell’Ue. “Per quanto riguarda l’adesione all’Unione europea, è una scelta sovrana di ogni Paese”, ha dichiarato Peskov, precisando però che l’adesione alla Nato è tutta un’altra storia. “Quando si tratta di sicurezza e alleanze militari, il nostro approccio è ben noto”. Tradotto: su questo punto Mosca non è disposta a cedere di un millimetro.
LA ROAD MAP DI WASHINGTON
Il gettone è stato inserito, adesso bisogna capire la prossima mossa. Secondo il dipartimento di Stato americano, il primo obiettivo è stabilire “un meccanismo di consultazione” per sciogliere i nodi che ancora appesantiscono le relazioni tra Washington e Mosca. L’idea è quella di normalizzare il funzionamento delle rispettive missioni diplomatiche, primo segnale di distensione dopo mesi di tensione. Ma il cuore della questione è un altro: costruire una strategia per arrivare alla fine della guerra in Ucraina. Gli Usa e la Russia si sono impegnati a nominare team negoziali con l’obiettivo di trovare una soluzione che sia “duratura, sostenibile e accettabile per tutte le parti”. Parallelamente, Washington punta già oltre, cercando di “gettare le basi per una futura cooperazione su questioni geopolitiche ed economiche” che potrebbero emergere con la fine del conflitto.
La dichiarazione finale lascia poco spazio ai dubbi: “Una telefonata seguita da un incontro non è sufficiente per stabilire una pace duratura. Dobbiamo agire e oggi abbiamo compiuto un importante passo avanti”.
Aggiornato il 18 febbraio 2025 alle ore 15:58