La Svezia prima nazione “Smoke free”

La Svezia? Un esempio nella lotta al fumo di sigaretta che andrebbe seguito dal resto dell’Europa. È quanto emerso durante un incontro tenuto all’interno del Parlamento europeo su iniziativa dell’europarlamentare Flavio Tosi con il supporto dell’Istituto Bruno Leoni, al quale hanno partecipato esperti del mondo scientifico e della riduzione del fumo, come il professor Fabio Beatrice, del Mohre e il professor Heino Stöver, dell’Università di Scienze applicate di Francoforte.

In una Europa che si è posta l’obiettivo di ridurre al 5 per cento il tasso di fumatori entro il 2040, l’approccio svedese è diventato un modello per l’Ue. A inizio del nuovo millennio, quasi il 20 per cento della popolazione fumava ma oggi, grazie a una serie di politiche fiscali e sociali, l’Agenzia svedese per la sanità pubblica riporta un tasso di fumatori di appena il 5,3 per cento rispetto a un tasso medio di fumatori nell’Unione del 24 per cento.

Da un’analisi comparativa fra il “metodo” svedese e quello di altri Paesi è infatti emerso che differenziare la regolamentazione dei prodotti emergenti – i cosiddetti prodotti a rischio ridotto – la riduzione delle tasse e un’efficace campagna di comunicazione su di loro ha reso meno attraente il consumo di prodotti combustibili del tabacco, promosso una nuova visione della salute pubblica ed evitato che si creasse confusione nei fumatori, aiutandoli nella transizione alle soluzioni alternative, arrivando così a tagliare lo straordinario traguardo della riduzione dei fumatori al 5 per cento.

Circa 100 milioni di persone nell’Ue fumano ogni giorno. La maggior parte vorrebbe smettere ma ha difficoltà a farlo senza aiuto. Le strategie che promuovono opzioni meno dannose potrebbero avere un impatto enorme sulla riduzione dei tassi di fumo e sulla riduzione delle malattie e dei decessi legati al fumo. In questo senso, ai fini della salute pubblica, nel corso dell’evento è stata ritenuta strategica la bocciatura da parte del Parlamento europeo della proposta di risoluzione sulle raccomandazioni sugli ambienti senza fumo, che mirava ad ampliare i divieti esistenti ai prodotti di nuova generazione come sigarette elettroniche e tabacco riscaldato, anche se non contenenti nicotina, penalizzando potenziali strumenti nella riduzione del fumo.

Aggiornato il 07 febbraio 2025 alle ore 13:54