Se le Elezioni presidenziali brasiliane del 2026 si tenessero oggi, Jair Bolsonaro batterebbe Luiz Inácio Lula da Silva. L’ex presidente supererebbe l’attuale capo di Stato con il 37,3 per cento dei voti, contro il 34,4 per cento dell’ipotetico concorrente. O almeno, questo è quanto emerge da un sondaggio dell’istituto Paraná Pesquisas. Tuttavia, questo dato curioso rientra nei paramenti della fantapolitica, poiché l’ex presidente è stato dichiarato ineleggibile fino al 2030 dal Tribunale superiore elettorale. Nello scenario ipotetico, al terzo posto si collocherebbe Ciro Gomes, ex governatore di centrosinistra del Ceará, con l’11,7 per cento. Nel sondaggio di Paraná Pesquisas seguono Ronaldo Caiado, governatore di centrodestra del Goiás, con il 5,4 per cento, e Helder Barbalho, centrista alla guida del Pará, con l’1,4 per cento.
Tornando alla politica vera, Le manovre in vista delle Presidenziali si stanno intensificando a Brasilia. Lula, 79 anni, non ha ancora sciolto la riserva sulla possibilità di correre per un quarto mandato. Nel frattempo, Bolsonaro, condannato all’ineleggibilità da cinque giudici su sette per abuso di potere e uso distorto dei media durante le Elezioni del 2022, resta fuori dai giochi. Proprio quel voto segnò la vittoria di Lula e culminò, l’8 gennaio 2023, nell’assalto ai palazzi del potere da parte di diversi sostenitori bolsonaristi. Per il leader della destra, le questioni legali si moltiplicano. Oltre alla condanna elettorale, è ancora sotto indagine per un presunto tentativo di golpe e gli è stato ritirato il passaporto. Nonostante ciò, Bolsonaro ha dichiarato alla Cnn di sperare di partecipare all’insediamento di Donald Trump, per “rappresentare il Brasile”. Gli avvocati dell’ex presidente stanno preparando il ricorso contro la sentenza di ineleggibilità, cercando uno spiraglio che gli consenta di tornare in pista. Ma al momento, la strada verso il 2026 appare bloccata.
Aggiornato il 14 gennaio 2025 alle ore 10:37