La caduta del regime siriano di Bashar al-Assad, l’8 dicembre 2024, ha generato un forte scossone geopolitico, con ripercussioni significative sull’Algeria, storico alleato di Damasco.
Fino all’ultimo momento, l’Algeria ha sostenuto Assad, rinnovando il suo “sostegno assoluto” e definendo i ribelli siriani come “terroristi”.
Tuttavia, la presa di Damasco da parte dei ribelli e la fuga di Assad hanno costretto l’Algeria a rivedere drasticamente la propria posizione, passando da un sostegno incondizionato a un comunicato che esprimeva solidarietà al “popolo siriano fratello” e l’invito a un dialogo inclusivo.
Il ruolo storico dell’Algeria
L’Algeria ha da sempre cercato di posizionarsi come un baluardo antimperialista e sostenitrice di movimenti rivoluzionari, tra cui il Fronte Polisario nel Sahara Occidentale. La sua alleanza con la Siria era strategica, basata su un’opposizione condivisa alle politiche occidentali in Medio Oriente. Questa alleanza ha incluso non solo il sostegno politico, ma anche una cooperazione militare e intelligence per contrastare i movimenti di opposizione.
Il coinvolgimento del Polisario in Siria
Recenti documenti confidenziali della Direzione Generale dell’Intelligence siriana hanno rivelato il coinvolgimento di combattenti del Fronte Polisario in operazioni militari contro i ribelli siriani. Secondo i rapporti, vi è stata una collaborazione tra il regime siriano, il governo algerino e Hezbollah per reclutare, addestrare e schierare elementi del Polisario a sostegno delle forze di Assad. Questi combattenti hanno giocato un ruolo nelle prime fasi della guerra civile siriana, partecipando a operazioni contro i gruppi ribelli e contribuendo a rafforzare temporaneamente la posizione del regime.
Conseguenze geopolitiche per l’Algeria
Con la caduta del regime siriano, l’Algeria si trova in una posizione di isolamento crescente. La perdita di un alleato chiave in Medio Oriente riduce la sua influenza nella regione e la espone a critiche internazionali per il suo sostegno continuato a regimi autoritari e movimenti armati come il Polisario. Inoltre, le rivelazioni sul coinvolgimento del Polisario in Siria sollevano interrogativi sul ruolo dell’Algeria nel favorire l’instabilità regionale.
Pressioni interne ed esterne
La combinazione di isolamento internazionale e crescenti tensioni interne mette a rischio la stabilità del regime algerino. Le critiche alla gestione delle risorse economiche, l’aumento del malcontento popolare e l’incapacità di diversificare le alleanze diplomatiche stanno alimentando un clima di insicurezza. L’attenzione internazionale, inoltre, si concentra sempre più sulla necessità di una soluzione pragmatica al conflitto nel Sahara Occidentale, mettendo ulteriormente in difficoltà la posizione dell’Algeria.
Conclusioni
La caduta del regime siriano rappresenta un punto di svolta per l’Algeria, che si trova costretta a rivedere le proprie strategie di politica estera e a confrontarsi con un isolamento crescente. Il coinvolgimento del Polisario in Siria aggiunge ulteriori complessità a una situazione già delicata, sottolineando la necessità di un approccio più trasparente e pragmatico da parte del regime algerino, sia sul piano interno che internazionale.
Aggiornato il 20 dicembre 2024 alle ore 15:31