Putin alla Nazione: la risposta in caso di escalation

Il presidente russo ha confermato il lancio del missile balistico intercontinentale. Vladimir Putin ha tolto ogni ombra di dubbio con un discorso in diretta tivù alla Nazione, dove ha confermato le notizie della Difesa di Kiev che ha denunciato l’utilizzo da parte dei russi di questo tipo di vettore. Uno di quelli in grado di colpire fino al cuore degli Stati Uniti con testate nucleari. Un funzionario americano, prima delle dichiarazioni di Putin, aveva affermato che il Cremlino avesse lanciato un missile a medio raggio. Il capo di Mosca ha aggiunto che contro il missile Oreshnik non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, ha aggiunto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate. Il monito più inquietante, tuttavia, il capo di Stato lo ha lanciato agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle Regioni russe di Bryansk e Kursk.

In quest’ultimo attacco effettuato con le armi degli alleati, è stato preso di mira un presidio di Mosca, dove si contano morti e feriti tra il personale di sicurezza all’esterno. Alla luce di ciò, il Cremlino si sente autorizzato “a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture”, ha avvertito Putin. “E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”, ha aggiunto lo zar di Mosca. Secondo il presidente, la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a “qualsiasi sviluppo degli eventi”. Secondo la Casa Bianca, sono stati loro (i russi) “ad aver provocato un’escalation in Ucraina”, ha ribadito Karine Jean-Pierre, la portavoce di Joe Biden. Per il momento, Washington non “ha motivo” di modificare la propria dottrina nucleare, come invece ha fatto Mosca.

Il portavoce di Putin ha reso noto che Mosca avrebbe comunque inviato una notifica automatica al Pentagono, attraverso il Centro di riduzione del rischio nucleare, 30 minuti prima del lancio del missile balistico Oreshnik. Il capo della Federazione russa ha detto che il razzo avrebbe colpito la fabbrica di una compagnia aerospaziale, la Yuzhmash, situata nell’area industriale di Dnipro. Qui, vengono prodotte componenti missilistiche dell’esercito di Kiev. Stando a un video che circola su Telegram, il vettore del Cremlino sarebbe capace di portare testate multiple, visto che nel filmato sarebbero stati ripresi sei ordigni cadere verticalmente uno dopo l’altro al suolo.

Dal suo inizio a febbraio 2022, il conflitto ucraino ha visto scorrere una delle sue giornate più drammatiche, mentre i media internazionali hanno iniziato a parlare di Terza guerra mondiale. E il portavoce Dmitry Peskov ha detto nei giorni scorsi che Putin sarebbe aperto al dialogo con Donald Trump. Il presidente eletto ha promesso di portare la pace tra Mosca e Kiev, e questa probabilmente sarà uno dei suoi primi ordini del giorno dal momento del suo insediamento a gennaio 2025.

Aggiornato il 22 novembre 2024 alle ore 14:19