Israele-Libano, la settimana di Hochstein

Una missione per far approvare il tanto agognato accordo. Questa entrante è la settimana di Amos Hochstein, l’inviato speciale degli Stati Uniti incaricato di trovare l’intesa tra Israele e Hezbollah per un cessate il fuoco. I media libanesi danno ampio spazio alla possibilità che la tregua possa essere raggiunta, con l’arrivo dell’emissario americano a Beirut, programmato per domani. Il presidente del Parlamento del Paese dei Cedri avrebbe già accettato de facto la proposta di Hochstein. Quindi, se Nabih Berri confermerà l’accettazione da parte di Beirut della proposta dell’inviato americano – come hanno già anticipato i media americani – Hochstein volerà mercoledì in Israele per definire gli ultimi dettagli.

Qualora anche la missione nello Stato ebraico andasse a buon fine, secondo i media libanesi l’inviato di Washington andrà a Parigi. Qui, il presidente dell’Eliseo Emmanuel Macron potrebbe ratificare il raggiungimento formale dell’intesa. Nel frattempo, le strade del ministro degli esteri di Beirut Bou Habib arriveranno a Roma. Il politico del Paese dei cedri è atteso nella Capitale in occasione dei Med Dialogues – dei summit sul Mediterraneo – organizzati dalla Farnesina dal 25 al 27 novembre. In Europa, riferiscono i media libanesi, Bou Habib incontrerà i rappresentanti delle diplomazia del cosiddetto Quintetto, il gruppo guidato dagli Stati Uniti e di cui fanno parte Francia, Egitto, Arabia Saudita e Qatar. Questa intesa rappresenta gli sforzi occidentali e dei Paesi vicini a Israele di contrastare l’influenza in Libano di Hezbollah e del suo alleato l’Iran.

Nel frattempo, gli sciiti libanesi continuano a lanciare razzi sulla Galilea. Secondo le Forze di difesa israeliane, una raffica di 30 missili sono stati lanciati dagli Hezbollah libanesi sullo Stato ebraico. Secondo l’Idf, alcuni vettori sono stati intercettati mentre i restanti sono caduti in zone aperte. Al momento, non sono stati segnalati feriti. Israele sta rispondendo agli attacchi di Hezbollah con il primo reggimento operativo femminile in Libano. Il capo del Comando nord, il generale Ori Gordin, ha approvato l’invio di una squadra del battaglione di intelligence di combattimento nel Libano meridionale diverse settimane fa. Fin dall’inizio della guerra, la squadra di intelligence di combattimento, composta da soldatesse, è stata dislocata nei pressi del confine siriano.

Aggiornato il 18 novembre 2024 alle ore 15:04