La nave Visalli è tornata in Italia. L’imbarcazione che è arrivata alle 00.30 nel porto di Brindisi ha portato con sé i sette migranti che da venerdì scorso si trovavano nel centro di Gjdaer in Albania. Il rientro dei cittadini di nazionalità bengalese ed egiziana nello Stivale segue la decisione del tribunale di Roma che ha sospeso il provvedimento di convalida del loro trattenimento nel Paese balcanico, rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea, che dovrà a tutti i costi mettere la parola fine alla questione. I migranti, sono stati accompagnati a bordo di un pulmino in una struttura per richiedenti asilo. Qui, seguiranno l’iter ordinario di esame della domanda.
Sull’episodio, è intervenuto anche il patron di Tesla Elon Musk, rispondendo a un post su X del profilo di Mario Nawfal, una celebrità del social network che ospita e modera The Roundtable Show, un format audio che porta più di sei milioni di ascoltatori a settimana. These judges need to go, questi giudici devono andarsene, ha esclamato il multimiliardario alla notizia della sospensione del provvedimento del tribunale capitolino. “Elon Musk ha ragione. Il 20 dicembre potrei ricevere una condanna a 6 anni di galera per aver bloccato, da ministro dell’Interno, gli sbarchi di clandestini. Visto dall’estero tutto questo sembra ancora più incredibile”, ha aggiunto il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, commentando sui social le parole del patron di Tesla sul caso migranti.
Non la pensa allo stesso modo il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, secondo cui “le parole di Elon Musk sono inopportune perché, addirittura dall’estero, alimentano uno scontro con la magistratura che il centrodestra non vuole. Non c’è un conflitto tra poteri dello Stato, tra Governo e magistratura nel suo insieme, semplicemente riteniamo che alcuni tribunali abbiano preso delle decisioni sbagliate e strumentali”, ha spiegato il deputato ex ministro dei Trasporti. “Per noi è importante, nell’interesse del Paese, affermare un principio fondamentale della democrazia: è il Parlamento che fa le leggi ed ai giudici spetta il compito di farle rispettare, nella loro autonomia, evitando interpretazioni creative. Bene ha fatto il Ministero dell’Interno a costituirsi presso la Corte europea per ribadire l’assoluto rispetto dei principi fissati dall’Ue”, ha chiosato Maurizio Lupi.
“Le parole di Elon Musk contro i giudici italiani sono pericolose”, ha controbattuto il consigliere del Consiglio superiore della magistratura Ernesto Carbone. “Questi nuovi oligarchi che sfruttano mondi nuovi (come lo spazio, l’etere i social e le nuove tecnologie) per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia. Dopo un’incursione nella politica tedesca oggi il giurista Elon Musk entra in modo violento criticando un potere delle Stato. Tutto questo è inaccettabile ma soprattutto pericoloso”, ha chiosato l’avvocato italiano del Csm. Risulta evidente l’impellenza con cui la Corte di giustizia europea deve assolutamente mettere fine alla disputa, una volta per tutte.
Aggiornato il 12 novembre 2024 alle ore 14:51