Nei prossimi giorni partirà la controffensiva nel Kursk. Secondo alcune fonti citate dal New York Times, sarebbero pronti 50mila soldati russi e nordcoreani per controbattere all’incursione ucraina nella regione di confine. L’attacco su larga scala contro l’esercito di Kiev coinvolgerà, secondo il quotidiano statunitense, anche le truppe di Pyongyang. Alcuni funzionari militari dell’intelligence degli Stati Uniti sarebbero “pessimisti” rispetto alle prospettive ucraine nel conflitto contro Mosca, visto che l’esercito russo sta guadagnando terreno sia nell’Oblast di Kursk sia nell’Ucraina orientale. Inoltre, l’arrivo dell’esercito di Kim Jong-un rappresenterebbe una grave escalation nel conflitto che si prepara a entrare, a febbraio, nel suo terzo anno di vita. La Corea del Nord, al momento, avrebbe già inviato più di 10mila soldati a combattere a fianco delle forze russe, come rinforzi nella regione di Kursk. I soldati coreani – stando alle informazioni rilasciate al Nyt da alcuni funzionari statunitensi – indossano uniformi russe e sono equipaggiati da Mosca, ma per ovvi motivi (come la lingua) è probabile che combattano in unità separate. Delle fonti di Kiev hanno affermato che Mosca ha fornito alle truppe nordcoreane mitragliatrici, fucili di precisione, missili anticarro e lanciarazzi.
La Difesa russa avrebbe anche addestrato i soldati di Pyongyang a usare l’artiglieria del Cremlino, oltre alle tattiche di base della fanteria dell’ex Armata rossa e allo sgombero delle trincee. Cioè significa, secondo l’intelligence a stelle e strisce, che i rinforzi nordcoreani saranno impegnati almeno in parte all’attacco frontale delle difese e delle trincee ucraine. Alcuni funzionari di Kiev, inoltre, hanno specificato che le truppe inviate da Kim sarebbero divise in due gruppi, uno di assalto e uno di supporto, che contribuiranno a proteggere i territori riconquistati alle forze ucraine. I nordcoreani combatteranno come fanteria leggera, senza l’uso di veicoli corazzati. E le attuali tattiche di bombardamenti di artiglieria e attacchi con droni di Kiev si sono dimostrate devastanti per le truppe russe non protette, ha riferito il Nyt. Una prima linea addestrata e sacrificabile che potrebbe cambiare le sorti del conflitto.
Aggiornato il 11 novembre 2024 alle ore 13:42