L’Esecutivo tedesco è in crisi. Per la Germania è stata inaugurata una fase di instabilità politica, dopo che la coalizione semaforo è arrivata al capolinea. Gli scheletri nell’armadio del cancelliere sono diventati espliciti ieri sera, quando i ministri del Fdp (i liberali) hanno lasciato il Governo, dopo che Olaf Scholz ha silurato il ministro delle Finanze. Quindi, il capo dell’Esecutivo è partito per il vertice informale dei leader Ue – con l’estensione a Ucraina e Turchia – in programma oggi e domani a Budapest con una forte crisi in corso, giunta in un momento particolarmente difficile per la più grande economia europea. Una grave recessione industriale, con la preoccupazione sui prossimi dazi americani e un’incompatibilità di vedute sulla manovra di bilancio ha mandato in frantumi la coalizione semaforo tra Fdp, Verdi e Sdp. Joerg Kukies, membro del partito socialdemocratico di Olaf Scholz e stretto alleato del cancelliere, sarà il nuovo ministro delle Finanze, hanno riferito fonti governative.
Il capo dell’Esecutivo quindi ha annunciato che aprirà la strada alle elezioni anticipate nel Paese, presentandosi a gennaio con un voto di fiducia che quasi probabilmente perderà. In questo caso l’elezione avverrà molto probabilmente a marzo, con alcuni insider che avrebbero perfino individuato una data nel nove del mese. L’opposizione chiaramente ha preso la palla al balzo, chiedendo che il voto di fiducia venga anticipato alla prossima settimana. L’ormai ex ministro delle Finanze ha a sua volta criticato la cancelleria per aver condotto il Paese “in una fase di incertezza” con una “rottura calcolata di questa coalizione”. Il divorzio è stato registrato dopo l’ultima giornata di colloqui per cercare di salvare l’Esecutivo guidato da Scholz dalla fine del 2021.
“Questo non è un buon giorno per la Germania, né per l’Europa”, ha commentato il ministro degli Esteri, l’ambientalista Annalena Baerbock. “Abbiamo bisogno di un Governo capace di agire e che abbia la forza di prendere le decisioni necessarie per il nostro Paese”, ha affermato Scholz, secondo il quale non c’è più “sufficiente fiducia per il proseguimento della cooperazione”, ha aggiunto il capo dell’Esecutivo. Il cancelliere spera ancora di riuscire a resistere qualche mese per guidare un governo di minoranza e far adottare alcuni atti legislativi ritenuti prioritari, cercando caso per caso la maggioranza. Per quanto riguarda il bilancio 2025, la cui preparazione è all’origine dell’attuale crisi, regna l’incertezza. In mancanza di una sua adozione da parte del Parlamento, a partire da gennaio potrebbe essere applicata una versione minima e ridotta.
Aggiornato il 07 novembre 2024 alle ore 15:19