Le elezioni Usa e gli Stati in bilico

Le elezioni negli Stati Uniti sono sempre segnate da un’alta competizione, soprattutto in quegli Stati definiti “battleground” o “purple”, che possono inclinarsi verso il Partito repubblicano o quello democratico. In questa tornata elettorale, sette Stati saranno cruciali nella scelta del prossimo presidente: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin.

Arizona

In Arizona, attualmente pare che Donald Trump stia conducendo, nonostante Joe Biden avesse vinto lo Stato nel 2020, segnando una vittoria democratica dopo oltre due decadi. Due distretti, in particolare, saranno da tenere d’occhio: il 1° distretto, che include parte di Maricopa, ha visto una vittoria di Biden per soli 1,5 punti percentuali nel 2020, e il 6° distretto, dove il margine di vittoria di Biden era addirittura di 0,1 punti. La competizione qui si preannuncia serrata.

Georgia

La Georgia è un altro Stato chiave, dove Trump attualmente sembra avere un vantaggio. Questo Stato ha visto una transizione significativa nel 2020, quando Biden ha vinto per meno di 12mila voti, il che ha portato a un intenso impegno elettorale da parte di entrambi i candidati. Le visite di figure di spicco come Kamala Harris e altri membri della campagna sottolineano l’importanza di questo Stato, che non votava democratico dal 1980.

Michigan

In Michigan, Harris ha un leggero vantaggio di quasi due punti percentuali, ma il conteggio dei voti potrebbe richiedere tempo, specialmente nelle contee di Wayne e Macomb. Le elezioni del 2020 hanno mostrato come l’assenza di risultati conclusivi possa alimentare disinformazione e creare incertezze, rendendo questa una battaglia elettorale di particolare delicatezza.

Nevada

Il Nevada, noto come il Silver State, mostra attualmente una leggera preferenza per Trump, con meno di un punto di vantaggio. La crisi economica potrebbe influenzare il voto degli elettori della classe operaia, una categoria che ha storicamente supportato i candidati democratici. L’attività dei sindacati, in particolare la Culinary Union, giocherà un ruolo cruciale nel mobilitare il voto.

Pennsylvania 

In Pennsylvania, il margine tra i due candidati è molto stretto. Con 19 voti elettorali, è uno Stato determinante, e storicamente nessun candidato democratico è diventato presidente senza vincere qui dal 1948. Dopo che Trump ha conquistato lo Stato nel 2016, Biden ha riconquistato Pennsylvania nel 2020 con un margine molto ristretto, rendendo il risultato di questo Stato cruciale.

Winsconsin

In Wisconsin, Harris ha un vantaggio di un punto percentuale. Entrambi i candidati hanno sostenuto comizi a Milwaukee, dove la maggior parte dei voti democratici risiedono. Tuttavia, i sobborghi repubblicani rimangono una chiave per Trump per recuperare terreno, data la sua sconfitta nel 2020. In sintesi, questi sette Stati non solo rappresentano la diversità della politica americana, ma anche l’incertezza e la competizione che caratterizzeranno queste elezioni. La capacità di ciascun candidato di mobilitare i propri sostenitori e attrarre i voti indecisi in queste aree sarà fondamentale per definirne l’esito.

Aggiornato il 04 novembre 2024 alle ore 12:36