Le aggressioni militari e le provocazioni di Cina, Russia, Iran e Corea del Nord hanno creato uno dei contesti di sicurezza più pericolosi degli ultimi decenni. A peggiorare le cose, queste potenze si sostengono a vicenda nelle loro azioni inique. Come dovremmo chiamare questo blocco emergente?
La Russia conduce una guerra per ricolonizzare l’Ucraina. L’Iran ha attaccato Israele sia direttamente che attraverso i suoi proxies terroristi quali Hamas, Hezbollah e gli Houthi. La Cina vuole occupare con la forza l’indipendente Taiwan e mantiene una costante pressione militare sull’isola. La Corea del Nord vuole costringere la Corea del Sud ad accettare l’unificazione sotto il controllo di Pyongyang. In tutti i casi, l’aggressore è una dittatura brutale con un’economia meno prospera e una società meno libera rispetto all’obiettivo dei suoi attacchi.
Gli aggressori si sostengono a vicenda. La Russia riceve dall’Iran e dalla Corea del Nord forniture militari e dalla Cina macchine utensili e semiconduttori che utilizza nella propria industria militare. In cambio, Mosca fornisce tecnologia e attrezzature militari avanzate. Il 90 per cento delle esportazioni di petrolio iraniano è destinato alla Cina. Si dice che la Corea del Nord abbia inviato un contingente militare per combattere al fianco della Russia in Ucraina. Cina, Russia e Iran hanno tenuto esercitazioni militari congiunte. Tutti questi Paesi si aiutano altresì tra di loro diplomaticamente nelle sedi internazionali.
L’emergere di un blocco di Paesi che dispongono o meno di armi nucleari e che si sostengono apertamente l’un l’altro per modificare i confini internazionali con la forza è uno sviluppo molto pericoloso. E ciò riporta alla mente gli anni Trenta, quando le potenze dell’Asse, Germania, Italia e Giappone, causarono conflitti in diverse parti del mondo che poi confluirono in un’unica conflagrazione globale.
Come dovremmo chiamare questo gruppo di Paesi che, pur non essendo formalmente alleati tramite trattati, agiscono in modo sempre più coordinato?
L’ex consigliere per la Sicurezza nazionale Robert O'Brien fa riferimento a un “nuovo asse Mosca-Pechino-Teheran” e alla necessità di un’azione decisa per “contrastarlo e dissuaderlo”. Si parla di un’alleanza di autocrazie, di un quartetto del caos, di un’asse di aggressori e di un nuovo asse del male.
Ognuno di questi termini fa luce su una caratteristica peculiare di questo blocco. Il termine “asse” è utile per creare un’associazione con i poteri dittatoriali che hanno fatto sprofondare il mondo nella Seconda guerra mondiale. Chiamarli “autocrazie” è un dato di fatto: nessuno di questi Paesi è una democrazia. Il termine “aggressione” precisa le loro azioni e “revisionismo” la loro mentalità. “Male” diventa un’ottima sintesi delle azioni brutali perpetrate da questi regimi in patria e dell’aggressione ingiustificata commessa all’estero.
L’espressione “asse degli espansionisti” riassume gli spunti summenzionati e aggiunge ulteriori prospettive utili. Ci consente di accantonare i termini “revisionista” e “autocratico” senza perderne la comprensione, perché il problema di queste potenze non è dato dal fatto che sposano teorie revisioniste, ma che le mettono in pratica attaccando altri Paesi.
Allo stesso modo, molti regimi autocratici non sono una minaccia per la pace mondiale e possono in realtà contribuire a mantenerla. I termini “caos” e “male” sono accurati, ma non ci spiegano esattamente come tali regimi causano il caos o perché il male di questi regimi è una minaccia per altri Paesi.
Il termine “aggressione” ci fa capire che stanno agendo animati da cattive intenzioni. L’accezione è altresì abbastanza ampia da riferirsi a qualcosa di più di una mera aggressione militare. Ad esempio, la Cina è responsabile di molti tipi di azioni economiche nocive che potrebbero essere considerate aggressioni economiche. E tutti i regimi autocratici svolgono attività nelle cosiddette “zone grigie” per danneggiare l’America e altri Paesi del mondo libero.
Il termine “espansionista” riassume tutti gli spunti summenzionati e ne aggiunge un altro: le aggressioni di queste potenze mirano a modificare in modo permanente i confini e ad alterare le relazioni internazionali a loro vantaggio.
L’Asse degli espansionisti di Cina, Russia, Iran e Corea del Nord è una grave minaccia per la pace, la libertà e la prosperità dell’America e del mondo libero. La crescente collaborazione reciproca amplifica, diversifica ed espande la portata del pericolo che ognuno di loro rappresenta di per sé. I Paesi del mondo che amano la libertà devono riconoscere che contrastare questo asse richiederà da parte loro un’azione concertata e continua per molti decenni.
(*) Tratto dal The Jerusalem Strategic Tribune
(**) Traduzione a cura di Angelita La Spada
Aggiornato il 31 ottobre 2024 alle ore 09:32