Medio Oriente, si parla di tregua

Uno stop ai combattimenti di 28 giorni. Il Capo dei servizi segreti degli Stati Uniti, Bill Burns, ha confermato di aver discusso una nuova formulazione per un cessate il fuoco a Gaza. Nell’incontro di domenica scorsa, di fronte alle controparti israeliane e qatariote, la Cia ha parlato anche di un accordo sul rilascio degli ostaggi. Il patto conterrebbe una pausa di quasi un mese dei combattimenti, con Hamas che dovrebbe rilasciare otto ostaggi e Tel Aviv dovrebbe liberare decine di prigionieri palestinesi. Questi dettagli, sono stati forniti da tre funzionari israeliani al sito di notizie Axios. La notizia è stata data nel giorno in cui Hezbollah ha scelto il successore di Hassan Nasrallah. Sarà Naim Qassem, d’ora in avanti, il volto del partito sciita libanese. Il vice segretario generale dei filo-iraniani, è una figura di second’ordine tra le fila di Hezbollah, non essendo un discendente del profeta Maometto, una nobiltà religiosa importantissima nello sciismo politico. Difatti, il successore “naturale” di Nasrallah sarebbe stato Hashem Safieddine, ma anche lui è stato eliminato dalle Forze di difesa israeliane.

Nel comunicato ufficiale del partito sciita del Paese dei cedri, che annuncia la successione dei vertici di Hezbollah, si legge che il movimento continuerà a resistere a Israele. “Lavoreremo insieme per raggiungere gli obiettivi di Hezbollah, per mantenere accesa la fiamma della resistenza e issare la sua bandiera fino a quando non otterremo al vittoria”, hanno dichiarato i miliziani nella nota. E l’offensiva del Partito di Dio avrebbe causato almeno un morto nello Stato ebraico. Nella mattinata di oggi a Maalot, nel nord di Israele, in seguito ad una raffica di razzi lanciata dal Libano una persona avrebbe perso la vita. “Abbiamo visto un uomo privo di sensi, senza polso, non respirava. La sua ferita era critica e abbiamo dovuto dichiararlo deceduto”, ha dichiarato il servizio ambulanze israeliano Magen David Adom, citato dal The Guardian.

Infine, anche il vicepremier Antonio Tajani è tornato sull’argomento tregua, a margine del Comitato dei ministri Italia-Slovenia. “Tutto ciò che porta al cessate il fuoco deve essere sostenuto. Ogni iniziativa che può essere utile per concludere questa orribile stagione che sta devastando il Medio Oriente deve essere appoggiata”, ha ragionato il titolare della Farnesina. “L’Italia lavora al fianco dei Paesi del G7 perché ci possa essere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi israeliani, alla fine dei combattimenti a Gaza, che porti anche a un cessate il fuoco in Libano per chiudere veramente una stagione che ha già provocato troppi morti”, ha chiosato il ministro degli Esteri durante l’evento commentando la proposta per una tregua americana.

Aggiornato il 29 ottobre 2024 alle ore 15:34