I due candidati alle Presidenziali si preparano al dibattito. Ormai è tutto pronto per il primo faccia a faccia televisivo tra Donald Trump e Kamala Harris. I due pretendenti alla Stanza ovale si sfideranno in diretta, alle tre di notte (ora italiana), sul canale Prime dell’emittente Abc news. I due moderatori saranno i giornalisti David Muir, che in passato ha già intervistato il tycoon, e Linsey Davis. Tanti temi da trattare e tante trappole – soprattutto per la vicepresidente – si presenteranno ai candidati nei 90 minuti di dibattito, che procederà secondo le regole del primo faccia a faccia, avvenuto con il vecchio candidato democratico Joe Biden.
Harris e Trump, secondo alcuni sondaggi, sono praticamente a pari merito. La democratica si troverebbe in vantaggio di soli due grandi elettori su The Donald, mentre l’esponente del Grand old party sarebbe in vantaggio per quanto riguarda il voto popolare e quindi il tasso di gradimento dei cittadini americani. Ma parlare di previsioni per il 5 novembre, con questo scarto minimo, è praticamente inutile. Una situazione di parità che, molto probabilmente, tutti e due i candidati vorranno sbloccare oggi, nel faccia a faccia che avrà luogo alle ore 21 americane. Sono cambiate molte cose dall’ultimo confronto di fine giugno, che ha – a tutti gli effetti – sancito la fine della corsa alle Presidenziali di Biden e l’approvazione di Harris come sostituta.
In primis, un’elezione che era data vinta in partenza da Trump, adesso si giocherà voto per voto. Ora l’ex presidente si trova davanti a un avversario vero e proprio, per quanto impopolare, e quindi la sua strategia dovrà cambiare di conseguenza. Secondo gli esperti, il tycoon punterà il dito verso Harris, enumerando le varie occasioni mancate e i danni creati dall’amministrazione Biden e la sua vicepresidenza, su temi come l’immigrazione, l’occupazione, il costo del carburante e dei generi alimentari. Per controbattere, Harris potrà rinfacciare ai Repubblicani – e in senso lato, a Trump – di aver bloccato la legge sui confini per via degli aiuti all’Ucraina e a Israele.
Mentre la vulnerabilità della vicepresidente sta nell’andamento dell’economia Usa, visto che l’amministrazione Biden si sta rivelando una delle più disastrose di sempre, quella di The Donald sta nei processi legali in cui è coinvolto. Secondo i media americani, Harris punterà sui diritti delle donne e attaccherà Trump sui suoi precedenti penali, a cominciare dalla condanna per 34 reati inflitta dal tribunale di New York per aver coperto uno scandalo sessuale. Inoltre, la candidata dem ricorderà il legame del tycoon con la fondazione che ha stilato Project 2025 e il sostegno ai miliardari. Di contro, Donald potrà rinfacciare a Kamala di avergli copiato alcune idee, come la detassazione delle mance dei camerieri.
In fin dei conti, Trump dovrà riuscire – con la sua solita presenza scenica e forza dialettica – a prendersi la scena, mostrando anche concretezza strizzando l’occhio ai grandi elettori. Harris, invece, si trova al momento tra incudine e martello, visto che dovrà distanziarsi dall’amministrazione Biden – difficile, visto che è lei la vicepresidente – senza rinnegarla, e dalla showmanship del tycoon. E se fosse possibile, dovrebbe fare tutto questo mostrandosi amichevole, per guadagnare un po’ di popolarità nel Paese reale.
Aggiornato il 10 settembre 2024 alle ore 17:35