Venezuelani di nuovo in piazza per la democrazia

L’opposizione ha convocato i cittadini in piazza. A un mese dalle elezioni in Venezuela, María Corina Machado e il candidato presidenziale Edmundo González hanno ribadito al popolo di ribellarsi contro “la frode di Nicolás Maduro e il suo regime”, come hanno scritto sui loro profili social. Le strade di Caracas si sono riempite di chi ne ha abbastanza, dopo che il presidente illegittimo ha comunicato un rimpasto di governo, mettendo a capo del Ministero dell’Interno Diosdado Cabello, che guiderà quindi l’apparato repressivo del Paese chavista. Questa è la quarta grande manifestazione dell’opposizione, mentre la pressione internazionale continua a chiedere la pubblicazione dei verbali elettorali, ancora tenuti segreti da Maduro, nonostante sia stata ratificato il suo sesto mandato valido per i prossimi sei anni. Machado e González, che hanno raccolto e pubblicato online oltre l’80 per cento degli atti ufficiali, sono sicuri che il candidato dell’opposizione sia il vero vincitore delle Presidenziali, con un ampio margine sull’avversario chavista.

Il Paese sudamericano si sta man mano chiudendo in se stesso, con il rischio dittatoriale già paventato da Fabio Valentini – un esponente di Vente Venezuela di discendenza italiana – in una sua intervista al Tg1, pubblicata anche su Rainews, di metà agosto. Il Venezuela potrebbe diventare “una nuova Corea del Nord”, ha avvisato il politico, con il social X che è di difficilissimo accesso, e con Instagram e TikTok che sono a serio rischio censura. A dare credito alla tesi di Valentini c’è stato l’arresto, nelle ultime ore, di Perkins Rocha, l’avvocato del movimento di opposizione Vente e confidente personale di María Corina Machado. A portarlo via sarebbero stati i servizi segreti del governo venezuelano.

“Il regime di Nicolás Maduro ha rapito il mio amico e compagno di causa, Perkins Rocha”, ha scritto la leader dell’opposizione sui social. “Perkins è il nostro avvocato personale, il nostro coordinatore legale e rappresentante della Comando ConVzla davanti al Consiglio nazionale elettorale – ha aggiunto Machado nella sua nota – Un uomo giusto, coraggioso, intelligente e generoso. Un venezuelano esemplare. Cercano di spezzarci, di confonderci e di terrorizzarci. Andiamo avanti, per Perkins, per tutti i prigionieri e perseguitati e per tutto il Venezuela. Saremo liberi”, ha concluso la segretaria di VV. “Mio marito è scomparso dalle 11 di questa mattina”. Ha dato così l’allarme Maria Costanza, moglie dell’avvocato dell’opposizione sul suo profilo X. “Mio marito non è un criminale, è solo un cittadino che desidera e lotta affinché tutti noi viviamo in libertà”, ha aggiunto Costanza sul suo post social.

Il popolo è stanco, ha fame di giustizia, e non ha paura di andare contro la violenta prepotenza di Maduro. Il presidente chavista, oltre a posizionare all’Interno Cabello, ha nominato altri 15 ministri. “A livello della vicepresidenza settoriale della politica, della sicurezza dei cittadini e della pace, ho deciso di incorporare un collega nel governo come nuovo ministro del Potere popolare per l’Interno, la Giustizia e la Pace, e come vicepresidente del governo per la sicurezza dei cittadini e pace, che sarà il capitano bolivariano Diosdado Cabello Rondón”, ha detto Maduro durante un discorso. Ora, la mano che guiderà la repressione della democrazia in Venezuela ha nome e cognome.

Aggiornato il 28 agosto 2024 alle ore 15:40