Orbán a Mosca, ma senza mandato Ue

Il primo ministro ungherese incontrerà Vladimir Putin. Dopo il viaggio a Kiev e il summit con Volodymyr Zelensky, Viktor Orbán è partito alla volta di Mosca per parlare di Ucraina – e non solo – con il capo del Cremlino. Anche il ministro degli Esteri di Budapest Peter Szijjarto ha accompagnato il premier. La notizia è stata data da Radio free Europe, un emittente internazionale finanziata dagli Stati Uniti, che ha citato fonti ungheresi. Orbán ha inaugurato da pochissimo la sua presidenza di turno dell’Unione europea, e la visita a Mosca ha portato con sé non poche perplessità. “La presidenza di turno dell’Ue non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto dell’Unione”, ha sancito Charles Michel, venuto a conoscenza del viaggio del premier ungherese. “la Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima. Nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina”, ha aggiunto il presidente del Consiglio europeo.

La visita a Mosca di Orbán è una questione tra Russia e Ungheria, niente più. Il viaggio del primo ministro si svolge quindi solo e solamente nel quadro delle relazioni bilaterali dei due Paesi. Il premier “non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell’Ue per visitare Mosca”, ha affermato l’alto rappresentante dell’Unione per la politica estera, Josep Borrell. “La posizione dell’Ue sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina si riflette in molte conclusioni del Consiglio europeo. Tale posizione esclude i contatti ufficiali tra l’Ue e il presidente Putin. Il primo ministro ungherese non rappresenta quindi l’Ue in alcuna forma”, ha aggiunto l’alto rappresentante.

D’altronde, il fatto che Budapest sia in capo alla presidenza dell’Unione non significa che il premier non possa curare anche gli interessi nazionali. E poi la rappresentanza esterna dell’Ue, a livello ministeriale, “è a carico del’alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza”, ha spiegato Borrell. Vale la pena ricordare che “il presidente Putin è stato incriminato dalla Corte penale internazionale ed è stato emesso un mandato di arresto per il suo ruolo in relazione alla deportazione forzata di bambini dall’Ucraina alla Russia”, ha aggiunto l’alto rappresentante in quella che sembra una stoccata ad Orbán. “Non ho un mandato, sto semplicemente visitando posti dove è in corso una guerra che può avere un impatto sull’Ungheria e pongo delle domande”, ha detto il primo ministro ungherese in un’intervista a Radio Kossuth, ripresa dall’agenzia russa Tass. Budapest vuole solo “incoraggiare le parti” a trovare una soluzione, ha aggiunto il premier.

I leader dell’Eurozona però sono tutti d’accordo: la visita di Orbán mina l’unità dell’Ue sull’argomento. “Non siamo stati assolutamente informati della visita, non è stata coordinata con noi né con nessun altro che io sappia”, ha confessato il portavoce della Commissione europea Eric Mamer. “Non mi sembra il momento di fare visita alla Russia ma ognuno fa ciò che vuole”, ha aggiunto il vicepremier Antonio Tajani a margine di una conferenza stampa di Forza Italia. “Solo l’unità e la determinazione apriranno la strada a una pace globale, giusta e duratura in Ucraina”, ha ricordato Ursula von der Leyen sul suo profilo X. Sicuramente, Viktor Orbán ha in mente un piano, ma per il momento sta solo seminando confusione.

Aggiornato il 05 luglio 2024 alle ore 14:03