Gran Bretagna, al via l’era Starmer

Dopo 14 anni a guida tory, la Gran Bretagna va nella direzione opposta. Un percorso inverso rispetto al resto d’Europa in Inghilterra fa salire al potere un governo laburista, a guida del moderato Keir Starmer. “Io servirò ciascuno di voi, che mi abbiate votato o no. Il Paese ha votato per il cambiamento”, ha detto il leader di centro-sinistra nel suo discorso di insediamento nel collegio londinese di Holborn e St Pancras, dov’è già stato eletto come deputato. Le previsioni degli exit poll che davano una disfatta totale dei conservatori di Rishi Sunak sono state comunque ridimensionate da un sondaggio della Bbc. La maggioranza laburista viene ridotta nelle aspettative da 410 a 405 seggi, mentre ai tory vengono attribuiti ora 154 possibili deputati, rispetto ai 131 previsti. Si tratta comunque del loro peggior risultato di sempre. Secondo l’esperto di sondaggi John Curtice, l’exploit dei laburisti non corrisponde a un così alto numero di suffragi, che sono effettivamente cresciuti di poco rispetto alle elezioni del 2019. Quindi, a dispetto della super maggioranza prevista in Parlamento, questa tornata elettorale “è stata persa più dai conservatori che non vinta dai laburisti”, ha spiegato il politologo della Bbc.

“Ce l’abbiamo fatta. Il cambiamento inizia ora”, ha esordito con il suo vago quanto efficace slogan Starmer, nel discorso per commentare l’esito del voto in Gran Bretagna. “Il partito laburista è cambiato, è pronto a servire il nostro Paese, pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori. Il mandato comporta grandi responsabilità. Dobbiamo riportare la politica al servizio del pubblico. Questa è la grande prova di quest’epoca: la lotta per la fiducia è la battaglia che definisce la nostra epoca. Prima il Paese, poi il partito è un principio guida”, ha chiosato l’uomo che si appresta a diventare primo ministro. “Noi vogliamo continuare a lavorare bene con la Gran Bretagna, è un nostro interlocutore”, ha spiegato il vicepremier Antonio Tajani in diretta su Canale 5. “Credo che il vincitore di queste elezioni sia una sorta di Tony Blair degli anni 2024-2025: vince un moderato, perché quando c’era Jeremy Corbyn che era l’ala estrema sinistra dei laburisti, sono stati travolti dai conservatori”, ha ragionato il ministro degli Esteri. Vince chi è più tranquillo, chi rassicura gli elettori e i mercati.

In fin dei conti, la destra si è divisa e questo ne ha causato la disfatta. I conservatori, se avessero partecipato alle Elezioni generali con Reform Uk di Nigel Farage, avrebbero stravinto, raggiungendo il 37 per cento delle preferenze. Ma l’europarlamentare populista ha fatto il gioco delle tre carte, decidendo all’ultimo la candidatura sua e del suo partito in un collegiosicuro”, visto che non è ancora mai stato eletto al Parlamento inglese. I laburisti hanno portato a casa il 34 per cento dei voti, che nel sistema uninominale secco, alla formazione dell’Esecutivo varrà il 65 per cento dei seggi. I liberal-democratici si sono confermati come terza forza politica, con le previsioni della Bbc che gli vedono assegnati circa 54 seggi nella House of Commons.

Il ritorno di insegne laburiste a Downing Street non sconvolgerà completamente la politica interna ed estera del Paese. Starmer è infatti figlio della soft left, che nel tempo si è avvicinato a posizioni sempre più centriste. Lo slogan del primo ministro in fieri è il “ritorno alla normalità”, dopo gli ultimi anni a guida tory che sono stati segnati da scandali e sconvolgimenti geopolitici mondiali. Probabilmente, il nuovo Esecutivo progressista si concentrerà per prima cosa su temi ecumenici quali la stabilità e il rilancio dell’economia, la sanità, l’edilizia pubblica, la sicurezza e il contrasto dell’immigrazione illegale. Accantonando il piano Ruanda.

Per quanto riguarda i conservatori, dovranno prima di tutto trovare un nuovo leader. Rishi Sunak è crollato nei sondaggi già da premier, e quindi verrà molto probabilmente sostituito come volto del Partito. I tory, vogliono come minimo mantenere il primato a destra, e fermare l’avanzata di Farage e il suo Reform Uk. “È stata una notte difficile per i conservatori”, ha esordito il primo ministro uscente, che è stato rieletto nella circoscrizione Richmond and Northallerton, nel North Yorkshire. “Ringrazio gli elettori per il sostegno, non vedo l’ora di continuare a servirli. Il partito laburista ha vinto, ho chiamato Keir Starmer per congratularmi con lui”, ha chiosato Sunak.

Aggiornato il 05 luglio 2024 alle ore 13:54