La strada sarà lunga e complessa. Oggi l’Unione europea inizia ufficialmente i colloqui di adesione con l’Ucraina. La cerimonia, che ha luogo in Lussemburgo, è quasi totalmente simbolica, e serve a dare una spinta politica a Kiev nel bel mezzo della sua guerra di resistenza dall’occupazione russa. I negoziati veri e propri inizieranno quando l’Ue avrà vagliato la legislazione ucraina. E quando la Commissione avrà deciso le eventuali riforme necessarie a soddisfare gli standard dell’Unione. C’è anche chi non è d’accordo con l’adesione di Kiev, ma comunque non metterà i bastoni fra le ruote dell’Europa.
Si tratta dell’Ungheria e del suo primo ministro Viktor Orbán. Il Paese – ha ammesso il premier – non bloccherà i negoziati, nonostante abbia dubbi al riguardo e ritenga che la motivazione sia prevalentemente politica. “L’Ungheria non è d’accordo con il processo, ma non lo blocchiamo e sosteniamo l’avvio dei negoziati. Non si tratta di dire sì o no all'adesione all’Ue. Ma dobbiamo prima scoprire quali saranno le conseguenze dell’accettare un Paese in guerra i cui confini non sono definiti nella pratica, di un Paese enorme per l’agricoltura europea”, ha spiegato Orbán in un’intervista a Funke, citata anche dall’agenzia russa Tass. “Stiamo avviando negoziati senza chiarezza su questi temi, il che non è positivo. È un processo puramente motivato politicamente”, ha continuato il premier ungherese.
Inoltre, l’Unione europea continuerà a fornire armi a Kiev fino al 2027. Lo si legge nel testo degli impegni di sicurezza tra l’Unione e l’Ucraina, nell’ambito della creazione del Fondo di assistenza per l’Ucraina all’interno dell’European peace facility. “L’Ue continuerà a sostenere la fornitura di equipaggiamento militare letale e non letale e addestramento. Il Fondo ha un budget di 5 miliardi per il 2024. Aumenti comparabili possono essere previsti fino al 2027, sulla base delle esigenze dell’Ucraina e vincolate alla guida politica del Consiglio”, viene specificato nel documento approvato dai 27 Stati membri. La firma di quest’intesa, è prevista al margine del Consiglio europeo. “Congratulazioni alla Moldavia e all’Ucraina per l’apertura dei negoziati di adesione. È un’ottima notizia per i cittadini ucraini, moldavi e per l’intera Unione europea. Il cammino che ci attende sarà impegnativo ma ricco di opportunità. Vi auguriamo un inizio positivo dei negoziati”, ha chiosato su X la presidente di Commissione Ursula von der Leyen.
Aggiornato il 25 giugno 2024 alle ore 17:05