Il Graffio di Trisolino
Dando uno sguardo globale alle emissioni di CO₂, è evidente il peso schiacciante della Cina. Certamente solo a Guangzhou, città con più di 18 milioni di abitanti al sud della Cina, sono attivi tanti produttori di pale eoliche, pannelli solari, pompe di calore, auto elettriche con export mondiali da capogiro.
L’economia di quel polo industriale cinese, però, è caratterizzata ancora da una enorme presenza di carbone, e nuove centrali aprono ogni anno. Il paradosso della pseudo-transizione energetica cinese arriva a pervertire gli stessi obiettivi globali di ogni programma di transizione green, perché la Cina è sì leader nell’industria delle tecnologie pulite, ma al contempo è leader di emissioni di CO₂ con l’apertura di due centrali a carbone su tre nel 2023.
Aggiornato il 04 giugno 2024 alle ore 15:13