Vai di bomba

Verrebbe da dire: “Di male in peggio”. A qualche mese dalle importanti elezioni presidenziali, dagli Stati Uniti giungono notizie piuttosto inquietanti riguardanti il candidato repubblicano Donald Trump, lo stesso che agli inizi del conflitto Russia-Ucraina e il relativo coinvolgimento di alcuni Paesi della Nato ebbe a dire che se fosse stato al posto dell’attuale presidente Joe Biden avrebbe subito avviato colloqui di pace con Vladimir Putin. Bello, no?

L’altro giorno, invece, lo stesso Trump ha dimostrato di averci ripensato e se fosse stato lui il capo degli Usa avrebbe bombardato la Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina. Non solo. Un bombardamento, con Trump, toccherebbe anche Pechino qualora pensasse di invadere Taiwan.

Mala tempora currunt dicevano i nostri avi per sottolineare l’attraversamento di tempi non proprio rosei. Verrebbe da dire che, attualmente, c’è poco da stare tranquilli. C’è chi sostiene che Biden sia un po’ rincoglionito. Ma il suo avversario bombarderebbe il Cremlino e, se ce ne fosse il bisogno e l’occasione, anche Pechino e dintorni. Ci permettiamo di sottolineare che, anche negli Usa, non sono messi elettoralmente granché bene. Il problema è che, sia pur di riflesso, non lo siamo neppure noi.

Aggiornato il 30 maggio 2024 alle ore 10:20