Le Pen e Salvini rompono con Afd

La destra europea in movimento. Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen, ha rotto i ponti con Alternative für Detuschland, l’omologo movimento di destra tedesco. Al Parlamento di Strasburgo quindi, si prevedono movimenti tra i due gruppi di destra: Identità e democrazia e il Gruppo dei conservatori e riformisti europei (Ecr). La notizia è arrivata dopo che l’eurodeputato Maximilian Krahcandidato alla carica di presidente della Commissione europea di Id – in un intervista a Repubblica ha lasciato dichiarazioni ambigue riguardo alle SS. “Sbagliato generalizzare, non tutti i membri della Ss erano criminali di guerra”, ha precisato nel colloquio con il quotidiano il consigliere federale di Afd. Krah, finito nell’occhio del ciclone, ha dato le dimissioni, mentre i leader di Rn hanno “deciso di interrompere i rapporti e non siederemo più con loro durante il prossimo mandato”.

Poco dopo, anche la Lega si è schierata con gli alleati francesi. “Come sempre, Matteo Salvini e Marine Le Pen sono perfettamente allineati e concordi”, ha spiegato il Carroccio. È stata “la dichiarazione assolutamente fuori dal mondo di uno che si è dimesso stamattina, se uno arriva a dire che non tutti gli SS sono delinquenti con me non può avere a che fare”, ha precisato Salvini a Radio 1. “Noi non guardiamo al passato, io guardo al futuro, ma alcune dichiarazioni di nostalgici del nazismo o del comunismo sono fuori dal mondo”, ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.

Una forte intesa tra i due partiti, che hanno deciso di abbandonare, dopo le Europee di giugno prossimo, Identità e democrazia. Ma il futuro è tutt’altro che chiare. La destra europea sta per diventare un cantiere aperto, con Marine Le Pen che – qualora volesse davvero ambire all’Eliseo – dovrà tagliare i ponti con ogni movimento accusato di neonazismo. E lo stesso discorso va fatto per le alleanze in Europa dopo i voti dell’8 e 9 giugno. Se le destre vogliono puntare al cambiamento tanto auspicato, non potranno sedere sugli stessi banchi con l’Afd. Solo così le trattative con il Partito Popolare europeo – che ha candidato Ursula von der Leyen come presidente – potranno iniziare.

La seconda ipotesi è quella di una formazione di un nuovo gruppo a Strasburgo, che metta insieme Fratelli d’Italia, la Lega, Rn, i polacchi di Pis, gli spagnoli di Vox e gli olandesi di Geert Wilders. Nel frattempo, un portavoce di Afd non esclude l’eventualità di formare una nuova coalizione al Parlamento europeo con i partiti amici, anche se “al momento siamo molto felici in Id, abbiamo un ottimo rapporto con gli altri partiti del gruppo come la Lega”, ha aggiunto il portavoce. Tuttavia, per vedere questi cambiamenti in atto, bisognerà aspettare la fine delle Europee: dal 10 giugno si formeranno i nuovi gruppi a Strasburgo, e ognuno di questi dovrà contare almeno 25 eurodeputati rappresentanti di sette Paesi diversi.

Aggiornato il 22 maggio 2024 alle ore 15:57