Il giudice spione

Sassolini di Lehner

Ho letto l’interessante articolo di Renato Caputo sul giudice polacco, Tomasz Schmidt, spia di Vladimir Putin, ora accolto in Bielorussia in funzione di propagandista filorusso.

Mi permetto di aggiungere una notizia riguardante il traditore. Come molti magistrati polacchi nostalgici del regime comunista, Schmidt finì nel mirino di Jarosław Aleksander Kaczyński, che chiese un’indagine sul personaggio palesemente sinistrorso e parziale. Come accade anche in Italia, quando si stigmatizza un giudice antisistema, in prima linea nelle manifestazioni anche violente della sinistra estrema, apriti cielo! Stessa reazione della casta togata polacca: gridò all’attentato all’autonomia e all’indipendenza della magistratura.

Il partito di Donald Tusk difese Schmidt, mentre l’Unione europea continuò ad accanirsi contro l’Esecutivo polacco che, secondo il terminale europeo delle caste togate, anche nel caso Schmidt, attentava allo Stato di Diritto.

Insomma, Tusk e l’euro-idiozia presero le parti del traditore e spione Schmidt.

Mi dispiace, però, per il magistrato compagno, perché, dopo aver esaurito le sue funzioni di altoparlante antipolacco e antioccidentale, la statistica bielorussa e russa sulla mortalità dice che avrà ancora poco da campare.

Aggiornato il 15 maggio 2024 alle ore 10:43