La risposta è polemica. Pechino, ricevute le accuse, decide di replicare. Con una stoccata.
“Il rapido sviluppo del settore dei veicoli elettrici è frutto dell’innovazione, dell’efficienza industriale e della supply chain, e della concorrenza di mercato, anziché dei sussidi”. È quanto ha detto il ministro del Commercio cinese, Wang Wentao, nel corso dell’incontro di ieri con alcune aziende cinesi tenutosi a Parigi, prima tappa di un tour europeo. L’incidente diplomatico nasce da una dichiarazione di Janet Yellen, attualmente in Cina. Il segretario al Tesoro americano ha rimarcato i crescenti timori globali per l’eccesso di capacità industriale del Dragone, che “non è salutare per la Cina e danneggia i produttori di altri Paesi”. Nella sua replica piccata, Wang Wentao, in base a una nota diffusa dal suo Ministero, ha sostenuto che la Cina “è pronta a sostenere le aziende cinesi di veicoli elettrici nella difesa dei loro diritti e interessi legittimi”, nell’ambito degli sforzi per aiutare l’export di veicoli elettrici verso il mercato europeo.
All’incontro parigino hanno partecipato i rappresentanti di oltre dieci imprese, tra cui Geely, Byd e Catl. “Le aziende cinesi di veicoli elettrici fanno affidamento sulla continua innovazione tecnologica, su un perfetto sistema di produzione e catena di fornitura e sulla piena concorrenza del mercato per un rapido sviluppo, non facendo affidamento sui sussidi per ottenere un vantaggio competitivo”, ha rincarato Wang Wentao, per il quale “le accuse di eccesso di capacità da parte degli Stati Uniti e dell’Europa sono infondate”.
Le discussioni più ampie del suo tour europeo, che include anche l’Italia, si concentreranno sull’indagine della Commissione europea lanciata nei mesi scorsi per stabilire se l’industria cinese dei veicoli elettrici stia beneficiando o meno di sussidi ingiusti che alterano le corrette dinamiche di mercato. La Commissione ha promosso l’iniziativa per determinare se imporre dazi sulle esportazioni al fine di proteggere i produttori automobilistici europei.
Aggiornato il 09 aprile 2024 alle ore 08:38