Ariel Henry si è dimesso dal ruolo di Primo ministro. Haiti è sprofondata nel caos dopo l’assalto da parte delle gang armate a due carceri, dai quali sono evasi migliaia di detenuti. Il capo dei sovversivi, che si fa chiamare Barbecue, aveva dichiarato di voler forzare le dimissioni del premier. “Il nostro obiettivo è rompere il sistema” ha detto la settimana scorsa ai giornalisti.
“Il Primo ministro haitiano, Ariel Henry, è il benvenuto a rimanere sul suolo statunitense dopo aver rassegnato le dimissioni nel tentativo di alleviare la crisi”, ha detto un funzionario statunitense. Il premier haitiano avrebbe confermato di aver lasciato l’incarico durante una conversazione telefonica con Antony Blinken, il segretario di Stato Usa. Il politico americano, insieme agli altri leader caraibici, si trova adesso in Giamaica per una riunione di emergenza.
“Prendiamo atto delle dimissioni del primo ministro Ariel Henry”, ha dichiarato Mohamed Irfaan Ali, il presidente della Comunità dei Caraibi (Caricom) e della Guyana. Anche il capo di Stato si trova in Giamaica per trovare una soluzione alla crisi haitiana. Queste dimissioni aprirebbero a un accordo di “transizione pacifica del potere”, ha concluso il presidente della Guyana.
Nel frattempo, il Kenya, con una sovvenzione di 300 milioni di dollari da parte della Difesa a stelle e strisce, invieranno a Port-au-Prince una missione di sicurezza multinazionale. Lo avrebbe dichiarato Blinken stesso, stando alla Cnn: “Annuncio che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta raddoppiando il sostegno approvato per la missione da 100 milioni di dollari a 200 milioni di dollari. E questo porta il sostegno totale degli Stati Uniti a 300 milioni di dollari per questo sforzo”. Non è chiaro né come, né quando quest’operazione verrà dispiegata. Nel frattempo, le truppe keniote sono in fase di pre-schieramento.
Aggiornato il 12 marzo 2024 alle ore 16:30