A ridosso del Super Tuesday, la Corte suprema degli Stati Uniti d’America ha deliberato sull’eleggibilità di Donald Trump. Dopo che il Colorado ha dichiarato che l’ex presidente fosse incandidabile alle Primarie del Grand old party per via del suo coinvolgimento processuale nell’attacco del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill, il tycoon si è appellato all’Alta corte a stelle e strisce per una revisione del suo caso. Quindi, il più alto potere giudiziario Usa ha deciso all’unanimità, in tempo per la tornata elettorale più importante delle Primarie – in cui voteranno 15 Stati e saranno eletti più di un terzo dei rappresentanti del Partito Repubblicano che voteranno alla convention di Milwaukee – che Donald Trump può essere candidato alle elezioni.
Oggi sono in ballo 865 delegati su 2429 totali, con l’ex presidente che punta grazie ai grandi Stati – California e Texas – al numero magico di 1215 repubblicani che gli permetterebbero di mettere in cassaforte in anticipo la sua nomina per le Elezioni presidenziali 2024. Nello specifico, durante il Super Tuesday sono chiamati al voto: Alabama, Alaska, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, Carolina del Nord, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont e Virginia. A questi si aggiunge il territorio delle Samoa americane. Inoltre, oggi verranno resi pubblici i risultati del caucus dell'Iowa.
I giudici della Corte suprema hanno accolto il ricorso dell’ex presidente contro la decisione dell’Alta corte statale del Colorado di bandirlo dalle Primarie per il suo coinvolgimento nell’assalto al Campidoglio. I giurati dello Stato occidentale, per escludere il tycoon dallo spareggio del Gop, si sono appellati al 14esimo emendamento della Costituzione americana, che vieta le cariche pubbliche ai funzionari coinvolti in insurrezioni contro la Costituzione stessa. Ma la Corte ha bocciato quest’iniziativa del Colorado poiché, a detta loro, solamente il Congresso federale potrebbe mettere in atto questo meccanismo legato al 14esimo emendamento.
Ciò vuol dire che anche il Maine e l’Illinois, che hanno bandito Trump dalle loro Primarie seguendo lo stesso iter giudiziario del Centennial State, dovranno reinserire l’ex presidente nella corsa alle Presidenziali di novembre 2024. Infatti, tutti gli Stati federati dovranno adeguarsi alla sentenza dei nove della Corte suprema.
Aggiornato il 05 marzo 2024 alle ore 11:34