La sera del 1° febbraio, tra le voci sulle sue “imminenti dimissioni”, il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny ha scritto un articolo, pubblicato dalla Cnn, in cui ha espresso la sua visione riguardo a importanti cambiamenti negli approcci alla guerra. Secondo Zaluzhny, i cambiamenti dovrebbero essere i seguenti: “Per sconfiggere il nemico, dobbiamo essere più mobili nelle tattiche e nei mezzi”, “usare la nostra esperienza unica nelle operazioni di combattimento e cercare nuove opportunità e modi per ottenere un vantaggio”. “Questo è qualcosa su cui noi dello Stato Maggiore stiamo lavorando da molto tempo per cambiare radicalmente gli approcci strategici, la filosofia stessa della preparazione e delle decisioni politico-militari”, ha assicurato il generale. “In questo contesto la tecnologia ha un chiaro vantaggio rispetto alla tradizione. Permette di aumentare il numero di operazioni di combattimento senza contatto e, di conseguenza, di ridurre il livello delle perdite”, ha aggiunto Zaluzhny, il quale ha promesso che grazie alle “ultime tecnologie” le forze armate ucraine saranno in grado di condurre operazioni efficaci. “I sistemi senza pilota, insieme ad altri nuovi tipi di armi, sono forse l’unico strumento per uscire dalle ostilità posizionali che non sono vantaggiose per l’Ucraina”, sottolinea il comandante in capo delle forze armate ucraine. Di conseguenza, aggiunge Zalushny: “Tenendo conto delle esigenze odierne, il nostro compito più importante sarà quello di adottare un nuovo punto di vista sulle forme e sui metodi di utilizzo delle Forze di Difesa per ottenere la vittoria”. Il capo delle forze armate ucraine sottolinea, inoltre, che “la ragione principale per cambiare la strategia, le forme e i metodi di utilizzo delle truppe, ovviamente, è lo sviluppo della tecnologia, e in particolare dei sistemi senza pilota, il cui utilizzo è diventato diffuso e consente di svolgere un’ampia gamma di compiti, che sono in costante crescita”.
Poi, sottolineando che “l’esperienza delle operazioni di combattimento delle Forze armate ucraine, soprattutto nel 2022-2023, è unica”, il generale nomina una serie di altri fattori che “certamente influenzano la decisione di ricercare nuove forme di impiego delle forze di difesa”. Innanzitutto, la situazione politica instabile tra gli alleati dell’Ucraina, che porta ad una riduzione del sostegno militare, associata ad un’alta probabilità che la Russia provochi una serie di altri conflitti – seguendo l’esempio di Israele e Yemen – e distragga i principali partner dell’Ucraina, così da ridurne il sostegno futuro. Anche l’esaurimento delle scorte di missili e munizioni per l’artiglieria e la difesa aerea dei partner dell’Ucraina – a causa sia dell’elevata intensità delle ostilità sia dell’impossibilità di una loro rapida produzione per vie della carenza globale di polvere da sparo – rappresenta un ulteriore fattore di criticità. Viene, inoltre, posto l’accento da parte di Zalushny anche sulla parziale inefficacia della politica delle sanzioni, in virtù della quale le capacità del complesso militare-industriale della Russia e dei suoi partner restano sostanzialmente inalterate, il che rende possibile – per il Cremlino – continuare a condurre una guerra di logoramento posizionale.
Occorre non sottovalutare anche il vantaggio significativo nella mobilitazione delle risorse umane da parte della Russia e l’oggettiva difficoltà delle istituzioni statali in Ucraina di fare altrettanto senza l’adozione di misure impopolari. “L’imperfezione del complesso militare-industriale dell’Ucraina e, di conseguenza, la crescente dipendenza dalle forniture alleate”, associata all’incertezza sulla natura futura delle ostilità che “comporta la difficoltà (per gli alleati dell’Ucraina, ndr), di poter determinare le priorità di sostegno” sono due ulteriori aspetti evidenziati dal generale ucraino. Tenuto conto di tutti questi fattori, Zaluzhny trae la seguente conclusione: “Forse l’opzione principale per ottenere un vantaggio è padroneggiare l’intero arsenale di mezzi relativamente economici, nuovi ed estremamente efficaci che si stanno rapidamente sviluppando. È il tentativo di trarre vantaggio dai risultati del progresso (...) che porterà non solo alla vittoria incondizionata, ma anche al risparmio e alla conservazione delle risorse sia da parte dell’Ucraina che dei nostri partner”.
Descrivendo in dettaglio il lato tecnico delle modifiche, il comandante in capo indica il periodo minimo necessario per spostare le forze di difesa ucraine su questo nuovo binario. “La creazione di un tale sistema con il volume di produzione richiesto può durare fino a cinque mesi”, secondo Zalushny, che aggiunge: “Tenendo conto di ciò, nel 2024 dobbiamo concentrare i nostri sforzi principali sulla creazione di un sistema per fornire alle Forze di Difesa attrezzature ad alta tecnologia”, introducendo una nuova filosofia di preparazione e conduzione delle operazioni militari, che tenga conto delle restrizioni e, di conseguenza, sia in grado di padroneggiare, nel più breve tempo possibile, nuove abilità per condurre operazioni di combattimento. Il comandante in capo conclude il proprio articolo con una riflessione ottimistica: “Nelle condizioni moderne, le Forze Armate dell’Ucraina, insieme ad altri componenti delle forze di difesa dello Stato, hanno capacità che consentono non solo di distruggere il nemico, ma anche di garantire l’esistenza dello Stato stesso”.
(*) Docente universitario di Diritto internazionale e normative sulla sicurezza
Aggiornato il 02 febbraio 2024 alle ore 11:31