Numerosi Paesi del Caspio e del Caucaso, tra i quali Azerbaigian, Kazakistan e Turkmenistan, insieme alla Russia, hanno siglato un protocollo di cooperazione sulla pesca, sul contrasto all’illegalità del consumo ittico e sulla tutela dello storione.
L’accordo rilancia gli importanti punti della Convenzione sullo status giuridico del Mar Caspio del 12 agosto 2018 e mira a contrastare la pesca illegale dello storione e la tutela della biodiversità del Caspio.
Il Mar Caspio ospita una varietà di specie di storione che sono a rischio di bracconaggio, minacciando l’equilibrio degli ecosistemi marini e la sostenibilità delle risorse ittiche. Lo storione del Caspio è una specie importante emblematica del territorio, particolarmente vulnerabile per il suo prezioso caviale.
Lo storione, infatti, è stato tra gli argomenti centrali dell’accordo. Nei passati decenni le catture di storioni erano di 40mila tonnellate all’anno, la cattura è scesa sotto le 27mila tonnellate negli anni Settanta, e c’è stata una forte diminuzione nei primi anni 2000. Già nel corso dell’anno 2020, i leader degli stati del Caspio estesero il divieto di pesca allo storione introdotto nel 2005 per un altro anno.
Il presidente russo Vladimir Putin dichiarò di essere pronto a sostenere un’ulteriore estensione del divieto per garantire la conservazione della specie. Putin ha chiesto agli altri firmatari del protocollo di adottare misure più severe per la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata dello storione nelle loro acque nazionali.
Il Mar Caspio è un corpo idrico unico, definito come il più grande lago del mondo a causa dell’assenza di un accesso diretto all’oceano. Con una superficie di 371mila chilometri quadrati è ricco di numerose specie ittiche, tra cui storione, triotto, carpa, lucioperca, triglie, kutum, acciughe, orate, lucci e persici che rappresentano un importante aspetto economico-commerciale dell’economia locale. L’accordo ha rimarcato l’importanza della Convenzione sul Caspio che ha stabilito i confini delle acque sovrane per ciascun paese del Caspio e le relative zone di pesca.
Ad ogni Paese è stata assegnata una zona economica esclusiva a 15 miglia nautiche (27,8 chilometri) dal suo confine, con una zona di pesca esclusiva che si estende per altre 10 miglia nautiche (18,5 chilometri). L’attenzione sulle politiche commerciali dello storione è tornata in vigore anche durante l’emergenza sanitaria. Durante la pandemia i buongustai non hanno rinunciato al caviale: c’è stato un forte sviluppo dell’e-commerce grazie alle nuove abitudini d’acquisto e si è accentuato l’interesse del consumatore finale a comprare prodotti sostenibili e tracciati.
Aggiornato il 13 dicembre 2023 alle ore 17:30