Guerra a Gaza, oggi è il giorno degli ostaggi

I primi 13 ostaggi sono liberi e in Egitto. Lo ha confermato sia la tivù israeliana Kan citando fonti egiziane sia Voce di Al-Aqsa, un’emittente legata ai terroristi di Hamas. Successivamente anche il Governo di Tel Aviv ha dato la notizia della liberazione dei prigionieri: 12 dei 13 ostaggi che hanno finalmente assaporato la libertà fanno parte del Kibbutz di Nir Oz. In totale, i prigionieri di questo collettivo sono 75, di cui 13 bambini. Nel frattempo, resiste la tregua tra Israele e Hamas, e i 24 prigionieri palestinesi oggetti dello scambio con la milizia di Gaza sono stati prelevati dal carcere e sono ora in attesa nella prigione di Ofer in Cisgiordania. Dopo due ore dal rilascio degli ostaggi israeliani, verranno messi in libertà anche i detenuti.

Nel frattempo, davanti all’istituto di detenzione, l’esercito di Tel Aviv avrebbe usato del gas lacrimogeno per disperdere una folla di palestinesi che si era creata all’esterno di Ofer. Lo ha riferito l’agenzia turca Anadolu. Nel frattempo, intorno alle 15 di oggi, sono stati liberati 12 ostaggi thailandesi non compresi dagli accordi tra Israele e Hamas. Il premier di Bangkok Srettha Thavisin, ha scritto sul suo profilo X che “i funzionari dell’ambasciata andranno a prenderli a breve”. Secondo il quotidiano Haaretz, la dozzina di prigionieri thailandesi si troverebbero già in Israele, dove sono in via di trasferimento all’ospedale Assaf Harofeh per controlli medici. Il Governo di Tel Aviv però non può ancora confermare questa notizia.

Il primo gruppo di ostaggi israeliani è stato accolto da medici, psicologi ma anche puzzle e peluche, visto la tenera età della maggior parte dei prigionieri. L’operazione è stata chiamata dall’esercito di Tel Aviv “Porta del Paradiso”, ed è stata curata nei minimi dettagli. I militari hanno diffuso da poco le immagini dell’allestimento in corso nella base aerea di Hatzerim, nel deserto del Negev, dove gli ostaggi saranno portati una volta presi in consegna in Egitto. Oltre alle varie precauzioni del caso, la squadra di salvataggio si è fornita di diversi telefoni cellulari, in modo tale che gli ostaggi liberati possano comunicare, finalmente, con le loro famiglie.

Aggiornato il 24 novembre 2023 alle ore 17:05