Netanyahu: “Controllo dell’esercito su Gaza anche dopo la guerra”

“L’esercito continuerà a mantenere il controllo su Gaza anche dopo la guerra. Non ci affideremo a forze internazionali”. Lo ha fatto sapere il premier Benjamin Netanyahu, che è stato citato dai media al termine di un incontro con i capi delle comunità israeliane a ridosso della Striscia. A seguire, ha sottolineato che Israele “non accetterà un cessate il fuoco”.

L’esercito israeliano, secondo quanto appreso, ha ucciso la notte scorsa a Jabalya, nel nord della Striscia, due capi di Hamas dell’Unità Nukbha che avrebbero preso parte all'attacco omicida del 7 ottobre scorso. La notizia è stata data dal portavoce militare, il quale ha indicato che si tratta di Ahmed Musa e Omar Al-Hindi. Con loro è stato ucciso il capo dell’Unità dei cecchini della Brigata nord di Hamas, Mohammed Kahlout. Sempre il portavoce ha confessato che la notte scorsa sono stati uccisi pure 19 operativi di Hamas. Scoperta nel sobborgo di Sheikh Ijlin – zona sud di Gaza City – una postazione di lancio di razzi collocata vicino a edifici residenziali.

“Un punto importante, che diventa un primo picchetto piantato sulla parete rocciosa difficile che dovremo affrontare: coniugare l'intervento israeliano con il diritto internazionale che anche in guerra pone delle regole: evitare che ci sino vittime civili e rispettare regole di umanità”. Queste le parole del ministro italiano della Difesa, Guido Crosetto, in un colloquio con Radio 24. Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, incontrando a Tashkent il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, ha sottolineato: “Va ribadito, nell’interesse dei palestinesi, che Hamas non rappresenta il popolo palestinese. Quello che ha fatto Hamas il 7 ottobre sgozzando bambini, violentando le donne, filmando le scene di violenza è un insulto all’unanimità”.

L’esercito israeliano (Idf), infine, ha diffuso un video su X dove cui due terroristi di Hamas, arrestati il 7 ottobre, hanno ammesso nel corso degli interrogatori chi si nasconde nei sotterranei del più grande ospedale di Gaza, l’al-Shifa. “Shifa è un grande ospedale, non piccolo, sotto si nascondono il leader di Hamas come Yahya Sinwar e altri comandanti senior, sia militari che politici”. E ancora: “Hamas sulle ambulanze trasporta cose importanti. Comandanti e tutto quello che serve. Perché usano ambulanze e non auto normali? Perché gli ebrei non attaccano le ambulanze”.

“Gaza è parte integrante dello Stato di Palestina e ci assumeremo tutte le nostre responsabilità nel quadro di una soluzione politica globale per la Cisgiordania, per la Striscia, per Gerusalemme est”. Così il presidente palestinese, Abu Mazen. “Riteniamo le autorità di occupazione israeliane pienamente responsabili di ciò che sta accadendo. Affermiamo che soluzioni militari e di sicurezza non porteranno la pace a nessuno. Non accetteremo la rioccupazione di Gaza o il troncamento di parte del suo territorio”.

Aggiornato il 10 novembre 2023 alle ore 17:26