Tajani mercoledì al Cairo: va sventata l’escalation

“Ci stiamo preparando a tempi difficili”. Così ha esordito il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, a Radio Rtl, commentando l’aggressione “mostruosa” che il popolo di Israele ha subito da parte dei terroristi palestinesi di Hamas. “Stiamo collaborando con Usa, Regno Unito, Francia e Germania per cercare una de-escalation, mirando a ridurre il conflitto e impedire che si estenda oltre il Medio Oriente” ha continuato il ministro degli Esteri italiano. Già il politico aveva precedentemente annunciato che mercoledì sarà al Cairo, in Egitto, per “spingere i Paesi arabi e musulmani a lavorare per una de-escalation”. E ancora: “Bene la dichiarazione degli Emirati arabi uniti che invitano Hamas a cessare gli attacchi contro Israele, speriamo prevalga il buonsenso”, ha ragionato Tajani a margine degli Stati generali della diplomazia culturale a Palazzo Vecchio.

Per il titolare della Farnesina, la situazione è molto chiara. L’attacco di Hamas servirebbe ad “allontanare la trattativa di pace e gli accordi di Abramo tra Israele e Paesi arabi per una distinzione dell’area. Serve anche – ha continuato il ministro – a prendere la guida interna del popolo di Gaza da parte di Hamas e ridurre le posizioni di altre forze palestinesi moderate”. Al Corriere della Sera Tajani ha dichiarato di aver già parlato con il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, con l’omologo egiziano Sameh Shoukry e con il giordano Ayman Safadi, per un abbassamento immediato della tensione. Ma questa linea guida della Farnesina potrebbe essere mal interpretata, com’è successo a Roma, dove il sindaco Roberto Gualtieri ha illuminato il palazzo senatorio con la bandiera d’Israele e quella della Pace, quasi a scongiurare una lecita risposta di Tel Aviv agli attacchi subiti.

Il lavoro da fare è tanto, anche perché “sono 18mila gli italiani che vivono a Israele. Quelli che sono registrati con l’app del Ministero degli Esteri Viaggiare sicuri erano 500 l’altro giorno, ora sono aumentati e poi ci sono quelli che non sono registrati, in tutto un migliaio. Poi ci sono 20 persone con passaporto italiano nella striscia di Gaza, più un gruppo di Carabinieri a Gerico che addestrano la polizia palestinese, ma non abbiamo notizie negative che riguardano gli italiani”, ha aggiunto il ministro italiano. Al momento, la Farnesina sta facendo tutto il possibile per far rientrare in patria i cittadini dello Stivale non residenti nelle zone di guerra. “Sono in funzione voli della compagnia israeliana El Al verso Roma – ha spiegato Tajani – stiamo lavorando con altre compagnie per cercare di programmare voli da Tel Aviv verso l’Italia. C’è all’ambasciata di Tel Aviv un desk in aeroporto che dà informazioni agli italiani”.

L’Italia sta dalla parte di Israele, aggredito dal feroce attacco terroristico di Hamas. “Nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica”, ha sancito il ministro. Che ha terminato, ricordando come l’attacco al rave per la pace sia stato “proditorio e vile: donne violentate, cadaveri dei militari anche oltraggiati. Abbiamo visto cose che non si vedono da secoli e questo è assolutamente inaccettabile”.

Aggiornato il 09 ottobre 2023 alle ore 17:17