Terremoto in Marocco, Re Mohammed VI: “Aiuto straordinario alle famiglie colpite”

Lo Stato concederà un aiuto di emergenza pari a 30mila dirham alle famiglie colpite dal terremoto in Marocco. Lo rende noto un comunicato stampa di ieri del Gabinetto reale. “Sua Maestà il Re Mohammed VI – si legge nella nota ufficiale – ha presieduto presso il Palazzo Reale di Rabat, una riunione di lavoro dedicata all’attivazione del programma di emergenza per il reinserimento delle vittime e la cura delle categorie più colpite dal terremoto di Al Haouz, che è stato oggetto di istruzioni reali nel corso della sessione di lavoro presieduta dal sovrano il 9 settembre 2023. Questo incontro costituisce un’estensione della serie di misure ordinate, volte a mobilitare tutti i mezzi, con la rapidità e l’efficienza necessarie, per venire in aiuto delle famiglie e dei cittadini colpiti e in particolare per avviare il più rapidamente possibile la riabilitazione e misure di ricostruzione nelle località colpite da questo disastro naturale di portata senza precedenti”.

Alla seduta del Gabinetto reale hanno preso parte il capo del Governo, Aziz Akhannouch; il consigliere del re Fouad Ali El Himma; Abdelouafi Laftit, ministro dell’Interno; Ahmed Toufiq, ministro dell’Economia e delle Finanze; Nadia Fettah, ministro della Pianificazione territoriale nazionale, dell’urbanistica, dell’edilizia abitativa e delle politiche urbane; Fatima Ezzahra El Mansouri, ministro del Bilancio; il tenente generale, Mohammed Berrid, ispettore generale delle Far e comandante della Zona Sud.

Questa prima versione del programma di “riallocazione che è stato predisposto dalla commissione interministeriale istituita su Alte regie istruzioni, riguarda circa 50mila unità abitative, totalmente o parzialmente crollate, nelle cinque province colpite. Si tratta di azioni di reinserimento temporaneo di emergenza, in particolare attraverso soluzioni abitative adattate in loco e in strutture progettate per resistere al freddo e alle intemperie; oppure in luoghi di accoglienza dotati di tutti i comfort necessari. A questo proposito, il sovrano ha richiamato l’attenzione delle autorità competenti sul carattere estremamente prioritario dell’operazione di rehousing, che dovrà essere effettuata nelle necessarie condizioni di equità e di permanente ascolto dei bisogni delle popolazioni interessate. Il programma prevede invece azioni di ricostruzione immediate, da attuare dopo le operazioni preliminari di perizia e di preparazione e stabilizzazione del terreno. A questo scopo è previsto un aiuto finanziario diretto di 140mila dirham per le case completamente crollate e di 80mila dirham per coprire i lavori di riabilitazione delle case parzialmente crollate”.

Re Mohammed VI ha affermato che la risposta sarà “forte, rapida e proattiva nel rispetto della dignità delle popolazioni, dei loro usi e costumi e del loro patrimonio. Le misure dovrebbero servire non solo a riparare i danni causati dal terremoto, ma anche a lanciare un programma ponderato, integrato e ambizioso per la ricostruzione e il miglioramento generale delle regioni colpite, sia in termini di rafforzamento delle infrastrutture che di miglioramento della qualità del territorio. Qualità dei servizi pubblici”. Il sovrano ha sollevato anche un tema altrettanto prioritario e cruciale che è la “cura immediata dei bambini orfani che oggi si ritrovano senza famiglia e senza risorse. Il re ha chiesto che questi bambini fossero elencati, concesso lo status di tutela della nazione e ha ordinato che al governo di mettere nel circuito delle adozioni, e al più presto possibile, il disegno di legge necessario a questo scopo”.

Aggiornato il 16 settembre 2023 alle ore 12:12