I golpisti nigerini hanno accusato la Francia di “dispiegare le sue forze” in diversi Paesi della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas). Il nuovo regime nato dal colpo di Stato a Niamey ha paura di un’aggressione contro il Paese da parte degli ex colonizzatori, ma Parigi ha negato le accuse, confermando di non riconoscere “alcuna legittimità” alle dichiarazioni dell’esercito nigerino. Sabato scorso, il colonnello-maggiore Amadou Abdramane – l’uomo forte del Niger – durante un suo intervento nella capitale ha dichiarato in un comunicato che dall’Hôtel de Brienne si “continua a dispiegare le sue forze in diversi Paesi dell’Ecowas in preparazione di un’aggressione contro il Niger, che sta valutando in collaborazione con questa organizzazione comunitaria”.
Il capo militare – nella dichiarazione letta in diretta tivù – ha parlato per conto del regime, affermando che dal 1 settembre “due aerei da trasporto militare A400M e un Dornier 328 sono stati dispiegati in Costa d’Avorio” dalla Francia, e che “due elicotteri multi-ruolo Super Puma” e “una quarantina di blindati” sarebbero stati inviati dall’esercito transalpino a Kandi e Malanville, in Benin. “Il 7 settembre 2023 – ha concluso il Abdramane – una nave militare francese ha attraccato a Cotonou (Benin) con personale e mezzi militari a bordo”.
I vertici del Niger hanno lamentato anche “un centinaio di rotazioni di aerei cargo militari che hanno scaricato grandi quantità di materiale ed equipaggiamento bellico in Senegal, Costa d’Avorio e Benin, solo per citarne alcuni”. “L’obiettivo di queste manovre – secondo i golpisti – era quello di portare a termine con successo un intervento militare contro il nostro Paese”. Il presidente francese Emmanuel Macron, in una conferenza stampa dopo il vertice del G20 a Nuova Delhi, ha subito risposto alle accuse nigerine, affermando di non riconoscere “alcuna legittimità alle dichiarazioni dei golpisti”.
Aggiornato il 11 settembre 2023 alle ore 16:22
