In Cina divieto di iPhone per i funzionari governativi

Una mossa che fa discutere. La Cina, in sostanza, decide di vietare ai funzionari governativi l’utilizzo dell’iPhone e di altri dispositivi di stampo straniero per motivi di lavoro (non devono essere portati nemmeno in ufficio).

Una direttiva, sottolinea il Wall Street Journal in base a fonti vicine al dossier, che mette in mostra la campagna di Pechino per ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera e per migliorare la sicurezza informatica interna. Una mossa che, peraltro, potrebbe compromettere il successo della casa di Cupertino in Cina, dove comunque domina il mercato degli smartphone di fascia alta.

Una Cina che, sul fronte interno, non sta vivendo una situazione idilliaca. Il settore immobiliare è nel caos, come mostrato dai problemi di Evergrande. Sul fronte della disoccupazione il tasso è peggiorato, non a caso quest’estate le autorità cinesi hanno smesso di pubblicare i dati. Anche l’esercito sarebbe in agitazione, dopo l’epurazione di due generali della Rocket Force, i cui licenziamenti sono emersi a luglio. Il ministro degli Esteri, Qin Gang, è stato rimosso dall’incarico per ragioni al momento ignote.

Le turbolenze hanno preoccupato molti degli anziani che gestivano il partito durante l’ascesa economica della Cina. In tutto ciò, alcune fonti avrebbero riferito al Nikkei Asia che nella riunione di quest’anno “un gruppo di anziani del partito in pensione ha rimproverato il massimo leader in un modo mai fatto fino ad ora”.

E l’assenza del presidente Xi Jinping al G20 di Nuova Delhi potrebbe essere il segnale di queste crepe presenti politica interna cinese.

Aggiornato il 06 settembre 2023 alle ore 15:15