La Grecia brucia, Erdoğan si candida per gli aiuti

Mentre l’emergenza per il troppo caldo tiene allerta i Paesi mediterranei e non solo, la Grecia è stata messa in ginocchio da numerosi incendi. Sono 82 i roghi in totale che stanno mettendo a dura prova i pompieri, e di questi 64 sono divampati ieri, nella giornata più calda – per ora – dell’estate. Gli sforzi delle forze dell’ordine per contenere le fiamme sono stati compiuti, nella notte, senza l’aiuto di aerei ed elicotteri antincendio, che operano solo di giorno. Lo ha riferito il giornale nazionale Ī Kathīmerinī. Oggi è il settimo giorno di incendio ininterrotto sull’isola di Rodi, meta turistica per eccellenza, in uno scenario che rivela al mondo “la debolezza della lotta agli incendi e della gestione delle foreste della Grecia”, afferma il quotidiano.

Secondo il Ministero degli Esteri italiano non risultano italiani coinvolti nel disastro. “Stiamo seguendo minuto per minuto attraverso la nostra Unità di crisi, sono stati mandati messaggi a tutti gli italiani residenti in Grecia e abbiamo contattato personalmente alcuni concittadini che avevano bisogno di aiuto. La nostra ambasciata ha messo in piedi dei desk informativi presso gli aeroporti per aiutare coloro che stanno cercando di rientrare. Al momento non ci sono segnalazioni di concittadini in pericolo. Ci sono delle difficoltà legate ai rientri in Italia con gli aeroporti molto affollati”. È quanto ha detto Antonio Tajani, il titolare della Farnesina, a margine del vertice Fao sui sistemi alimentari.

Come Rodi, ora anche Corfù è in preda alle fiamme. Qui, a causa di un incendio scoppiato nella parte settentrionale dell’isola è stata diffusa un’ordinanza per l’evacuazione. Secondo la Guardia costiera greca, sono state portate via 59 persone dalla spiaggia di Nissaki, sulla costa nord-orientale. Le operazioni di prevenzione e salvataggio hanno coinvolto anche le imbarcazioni private. Sarebbero oltre 2.500 le persone che hanno lasciato l’isola dallo scoppiare degli incendi. E l’aeroporto di Rodi sarebbe diventato un accampamento improvvisato, con i lavoratori stagionali e i turisti ancora in costume da bagno che cercano rifugio dalle fiamme. Molti viaggiatori, ormai sulla strada del ritorno, hanno raccontato come siano stati evacuati dalle loro case o alberghi in riva al Mar Egeo “in condizioni da incubo”. Rodi è infatti una delle principali attrazioni del Paese, che fa del turismo il suo punto di forza. Tra sabato e domenica, gli sfollati avrebbero raggiunto quota 30mila persone, in quella che per le autorità è stata la “più grande evacuazione del Paese”.

Intanto, Recep Tayyip Erdoğan si è detto a fianco della Grecia in questi giorni critici. “La Turchia è pronta a fare tutto il possibile per aiutare la Grecia a combattere contro gli incendi”, ha affermato il presidente durante un discorso alla nazione, augurando alla popolazione greca – non esattamente i “migliori amici” di Ankara – che la situazione possa migliorare presto.

Aggiornato il 25 luglio 2023 alle ore 14:59