Voto in Spagna: gli effetti sulla governance europea

Le elezioni politiche anticipate che si sono tenute in Spagna non hanno confermato le previsioni della vigilia. I sondaggi elettorali davano per vincente il Partido Popular di Alberto Núñez Feijóo. L’incertezza dei sondaggisti riguardava l’entità della vittoria. Non era prevista una maggioranza assoluta dei centristi e i sondaggisti davano per scontata l’esigenza di una alleanza con la destra di Vox per raggiungere la maggioranza in Parlamento per formare un Esecutivo di centrodestra.

L’imprevisto risultato negativo del partito di Santiago Abascal – che ha perso 19 seggi – non consente alla potenziale coalizione di raggiungere la maggioranza assoluta in Parlamento. I risultati definitivi assegnano al Pp 136 seggi – 47 in più rispetto alle precedenti elezioni politiche – con un incremento di circa il 53 per cento di seggi in Parlamento, La destra di Vox ottiene solo 33 deputati con una perdita secca di 19 deputati. Un risultato negativo oltre le peggiori previsioni.

Il Psoe del premier uscente Pedro Sánchez passa dai 120 deputati precedenti a 122, migliorando di due seggi i suoi risultati. Sumar ottiene 31 parlamentari. Per poter formare un Governo, debole, il premier uscente dovrebbe sommare, per una eventuale coalizione, i voti dei partiti indipendentisti catalani, Baschi e degli altri partitini per raggiungere 176 voti necessari per la maggioranza assoluta.

La mossa azzardata di Pedro Sánchez che ha sciolto anticipatamente il Parlamento per indire le elezioni politiche anticipate, con l’obiettivo di invertire la tendenza dell’elettorato spagnolo che aveva già premiato il Partido Popular nelle elezioni amministrative, alla fine è risultato vincente. Le elezioni li ha vinti il Pp diventando il partito di maggioranza relativa, il Psoe è riuscito a migliorare, anche se di poco, le proprie performance e si dichiarato anch’esso vincitore.

Una cosa è evidente: in questa tornata elettorale ha perso la Spagna, che risulta essere ingovernabile. È molto probabile che si dovrà ritornare alle elezioni per poter formare un Esecutivo stabile. La sinistra italiana e la nomenklatura europea hanno tirato un sospiro di sollievo dopo le batoste elettorali che si sono tenute in tutta Europa e che hanno premiato il centrodestra. A questo punto, assumeranno grande importanza, in chiave europea, le Politiche che si terranno in Polonia e in Olanda, che si svolgeranno prima delle elezioni europee di giugno 2024.

La loro speranza è che il voto spagnolo rallenti il vento di centrodestra che spira in Europa e che potrebbe modificare gli attuali rapporti di forza. In verità, l’incremento significativo dei voti al Partido Popular aumenta le probabilità di una Europa a trazione di centrodestra, perché i seggi al Parlamento europeo sono assegnati con il sistema proporzionale!

Aggiornato il 25 luglio 2023 alle ore 13:58