Brics: Respinta la candidatura dell’Algeria

La domanda di adesione del Paese nordafricano ai Brics è stata respinta. L’Algeria non è stata inserita nel primo elenco di cinque Paesi candidati per la futura integrazione nei Brics, nonostante l’appoggio della Russia. Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Egitto, Argentina sono invece tutti nella lista dei candidati che, a fine agosto, saranno confermati come membri dell’organizzazione Brics. Perché Algeri avrà difficoltà a entrare nel club dei Brics? L’Algeria ha un Pil di 3.500 dollari pro capite, considerato decisamente troppo basso da India e Brasile. Soprattutto se il Pil è indicizzato prevalentemente sulle entrate da idrocarburi.

Gli elementi sollevati contro l’adesione dell’Algeria sono stati:

1) mancanza di industrializzazione o visione in tal senso;

2) mancanza di diversificazione economica o progetti statali concreti per rilanciare il tessuto industriale;

3) nessuna esportazione o creazione di posti di lavoro, nessuna emersione sulla scena finanziaria internazionale;

4) nessun sistema bancario degno della missione di crescita economica e un sistema fiscale arcaico;

5) nessuna riforma economica e strategica per affrontare le sfide del XXI secolo per uno sviluppo sostenibile e diversificato.

Inoltre, l’Algeria è stata segnalata come un Paese vulnerabile perché lontano dai Paesi impegnati nella transizione energetica. La dipendenza dai proventi del petrolio è una terribile debolezza. Se crollano i prezzi dei combustibili fossili, crolla anche l’economia algerina. Di conseguenza, questo ha pesato molto sul tavolo delle valutazioni dei giudici membri dei Brics, nonostante il supporto russo e quello cinese. L’India, invece, si è opposta. Ad agosto il Sudafrica ospiterà il prossimo vertice Brics, dove molto probabilmente verranno annunciati ufficialmente i 5 Paesi accettati. Sul fronte mediatico la notizia del rifiuto ha poca risonanza, a esclusione di una manciata di media elettronici come Le Matin d’Algérie, che descrive il risultato come “un vero affronto per il presidente Abdelmadjid Tebboune”.

Aggiornato il 19 luglio 2023 alle ore 12:44