Più di 200 atleti russi hanno cambiato cittadinanza sportiva

La guerra in Ucraina ha privato migliaia di atleti russi dell’opportunità di partecipare a competizioni internazionali. La maggior parte di loro non parla pubblicamente del cambio di cittadinanza sportiva, motivo per cui tali decisioni vengono rese note solo durante gli eventi per i quali seguono la procedura di registrazione.

Dopo aver analizzato i messaggi sul cambio di cittadinanza sportiva, i dati aperti sui partecipanti alla competizione, nonché i registri delle federazioni sportive, un’inchiesta condotta dalla pubblicazione indipendente Kholod ha contato 204 atleti che hanno cambiato o stanno per cambiare la propria cittadinanza sportiva in Russia. L’elenco comprende sia noti professionisti – campioni europei e mondiali nei loro sport – sia giovanissimi atleti, per molti dei quali la rinuncia alla cittadinanza russa è spesso l’unico modo per salvare la propria carriera.

Da quanto emerge, i giocatori di scacchi hanno cambiato la loro cittadinanza sportiva più spesso di altri: 141 atleti hanno mutato la bandiera sotto la quale giocano. Tra gli altri spicca il nome della dodicesima campionessa mondiale di scacchi femminile Alexsandra Kostenjuk. La Federazione scacchistica svizzera ha confermato in un comunicato stampa che Kostenjuk, che detiene la doppia cittadinanza russo-svizzera, giocherà sotto la loro bandiera dal primo gennaio 2024 in poi.

Il secondo posto è stato condiviso, ex equo, dal pattinaggio artistico e dagli sport equestri, dove la Russia ha perso 11 atleti per ciascuna delle due discipline. Tra loro, ad esempio, c’è la figlia dell’allenatrice russa Ėteri Georgievna Tutberidz, Diana Davis.

Ginnastica ritmica e tennis si collocano al terzo posto di questa particolare graduatoria: cinque atlete hanno annunciato il cambio della propria cittadinanza sportiva.

La Russia ha perso due atleti ciascuno nel ciclismo, nelle corse motociclistiche, nel pattinaggio di velocità, nell’hockey, nel nuoto, nel canottaggio, nel pugilato e nella vela. Tra loro c’è la tre volte campionessa europea di nuoto Anastasija Kirpičnikova.

Il cambio di cittadinanza sportiva ha interessato anche atleti di discipline come il wrestling freestyle, l’atletica leggera, il biathlon, il judo, la ginnastica artistica e lo sci alpino. Si ritiene che il numero reale di russi che abbiano cambiato la cittadinanza sportiva potrebbe essere superiore, poiché una percentuale significativa è costituita da giovani atleti non conosciuti dal grande pubblico.

Molto spesso, gli atleti russi che hanno cambiato cittadinanza sportiva competono sotto la bandiera di Israele, Serbia e Germania. Il tentativo di diversi atleti russi di tornare a partecipare a competizioni internazionali si è trasformato in uno scandalo nei Giochi Panarabi di Algeri, che sono tuttora in corso e si concluderanno il prossimo 15 luglio, in cui alcuni di loro si sono iscritti alla competizione come sportivi siriani senza però che vi fosse stato un reale cambio di cittadinanza. I giochi di Algeri sono un importante evento sportivo che coinvolge 3.800 atleti che praticavano 22 discipline sportive.

“Gli atleti russi stanno cercando di eludere le sanzioni utilizzando Paesi terzi per partecipare a competizioni internazionali”, ha scritto Andrij Yermak, capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina.

Le liste della Siria includevano, in particolare, la judoka Milana Mugu (Milana Mrad) e la ginnasta artistica Alexandra Maksimova. I nomi e le date di nascita dei seguenti atleti sono stati modificati nelle loro candidature: la giocatrice di badminton Daria Dzhedzhula, le cicliste Tatiana e Daria Malkov, Karina Poludkina per l’atletica leggera e la nuotatrice Anastasia Sorokina.

In precedenza, si è saputo che 17 atleti hanno deciso di competere da altri Paesi. Alcuni di essi avevano già un secondo passaporto.

(*) Docente universitario di Diritto Internazionale e Normative sulle Sicurezza

Aggiornato il 15 luglio 2023 alle ore 10:03