Report Wagner Centrafrica

L’organizzazione investigativa statunitense The Sentry (La sentinella) ha pubblicato un nuovo report dal titolo Architects of Terror: The Wagner Group’s Blueprint for State Capture in the Centrafrica Republic che descrive meticolosamente il terrore e la violenza perpetrata dai mercenari di Vladimir Putin nel Paese governato dal dittatore Faustin-Archange Touadéra. Sono passati cinque anni da quando i mercenari della Compagnia militare privata Wagner presidiano la Repubblica Centrafricana, in qualità di “istruttori militari russi” e durante questo periodo – secondo The Sentry – la Wagner “ha insidiosamente ottenuto il controllo quasi completo dell’intero apparato di sicurezza della Repubblica Centrafricana e lo sta usando per eliminare gli oppositori del presidente Touadéra o chiunque cerchi di impedire allo stessa Wagner di sequestrare miniere d’oro e altre ricchezze”. Il team investigativo di The Sentry ha rivelato che, sotto la copertura di una controffensiva contro i gruppi armati antigovernativi, Wagner, Touadéra e la sua cerchia ristretta hanno perpetrato e pianificato un’ampia e sistematica campagna di uccisioni di massa, torture e stupri in tutto il Paese, eseguita dalle forze armate centrafricane e dai combattenti di Wagner sostenuti da miliziani.

Queste campagne di terrore sono servite come guerra psicologica per costringere i miliziani anti-Touadéra e i loro alleati ad accettare la sconfitta e a far accettare alla popolazione l’autorità di Wagner e dell’alleato della Russia, Touadéra. Per “annientare” i loro nemici, Wagner e Touadéra hanno creato un esercito parallelo che poteva essere controllato e privatizzato per i propri interessi. Negli ultimi due anni, Wagner ha aumentato l’addestramento e l’equipaggiamento di circa una dozzina di unità militari, la maggior parte delle quali sono state create dopo il gennaio 2021, con molti dei soldati membri della comunità etnica di Touadéra. Mentre la cerchia ristretta del presidente della Repubblica Centrafricana mantiene il controllo delle operazioni all’interno di Bangui, i mercenari della Wagner sono riusciti a stabilire il controllo militare delle operazioni al di fuori della Capitale, per le quali il loro motto è “non lasciare traccia”, in altre parole, uccidere tutti, comprese donne e bambini e assicurarsi il controllo dei siti minerari attraverso violente campagne militari per allontanare i civili dalle aree minerarie.

Secondo il report, società minerarie affiliate a Wagner, principalmente Lobaye Invest, Midas Ressources e Diamville, hanno ottenuto licenze minerarie e autorizzazioni all’esportazione, e Wagner ha utilizzato le sue reti transnazionali nella Repubblica Centrafricana, in Sudan, in Camerun, in Madagascar e in Russia per aiutare a creare industrie produzione di oro su larga scala, sfuggendo così al controllo nazionale e internazionale. Inoltre, l’organizzazione investigativa e politica che si propone di denunciare e disabilitare le reti predatorie multinazionali che beneficiano di conflitti violenti, repressione, cleptocrazia e nata per iniziativa di George Clooney e dell’attivista per i diritti umani John Prendergast, ha lanciato un ulteriore allarme dal momento che la situazione nella Repubblica Centrafricana oggi è più preoccupante che mai: uno studio recente ha rilevato che il 5,6 per cento della popolazione della Repubblica Centrafricana è morta nel 2022, che è “più del doppio delle stime per qualsiasi altro Paese del mondo”.

Una crisi umanitaria esacerbata dalle attività di Wagner. Come in altri Paesi africani, Sudan, Libia, o Mali, dove la Rus­­sia, attraverso i mercenari della Wagner, espande la propria influenza a scapito dei rapporti diplomatici ed economici con l’Occidente. Dopo la recente “Operazione Golpe” condotta dall’ormai conosciuto Evgenij Prigožin, ieri il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista con il canale televisivo RT ha dichiarato che “nessuna congiuntura attuale può essere utilizzata nelle strategie tra la Russia e i nostri partner”, rassicurando che i mercenari Wagner continueranno le loro operazioni in Mali e nella Repubblica Centrafricana.

Aggiornato il 28 giugno 2023 alle ore 18:23