Turchia verso il ballottaggio, Erdoğan sotto il 50 per cento

Secondo la tivù di Stato Trt, l’affluenza ha sfiorato il 90 per cento. Il presidente uscente Recep Tayyip Erdoğan, a spoglio completato ha ottenuto il 49,51 per cento delle preferenze, mentre il leader dell’opposizione Kemal Kılıçdaroğlu si è fermato al 44,89 per cento. Gli altri sfidanti si attestano su numeri irrilevanti: Sinan Ogan si ferma al 5,17 per cento e Muharrem Ince è allo 0,44 per cento. La Turchia si avvia verso il ballottaggio del 28 maggio tra il presidente in carica e lo sfidante. Tuttavia, Erdoğan ha dichiarato di essere “chiaramente in testa” alle elezioni presidenziali, ma ha riconosciuto che sarà necessario un secondo turno, di cui “rispetterà” l’esito. “Anche se i risultati non sono ancora stati pubblicati, siamo chiaramente in testa”, ha detto a una marea di sostenitori riuniti nel cuore della notte ad Ankara: “Rispettiamo queste elezioni e rispetteremo le prossime”, ha affermato Erdoğan. “Non sappiamo ancora se le elezioni siano finite con questo primo turno, ma se la gente ci porterà al secondo turno lo rispetteremo”, ha assicurato il presidente uscente. “Indipendentemente dal risultato, 27 milioni di persone hanno preferito votare per noi”, ha continuato Erdoğan mentre le operazioni di conteggio dei voti continuano. “Penso che termineremo queste elezioni con più del 50 per cento” delle preferenze, ha assicurato. “Il popolo ha scelto stabilità e sicurezza in queste elezioni presidenziali”. Il presidente uscente ha anche rivendicato la “maggioranza” dei 600 seggi in Parlamento per l’Alleanza nazionale che ha formato tra il suo partito Akp e piccoli partiti nazionalisti e islamisti.

È la prima volta in vent’anni, da quando è al potere in Turchia, che il capo dello Stato è costretto a un ballottaggio, previsto per il 28 maggio contro il suo avversario, leader del Partito popolare repubblicano Kemal Kılıçdaroğlu. Quest’ultimo ha guidato una coalizione senza precedenti di sei partiti d’opposizione. Kılıçdaroğlu ha promesso la vittoria del suo schieramento al ballottaggio. “Se la nostra nazione chiede un secondo turno, lo accetteremo volentieri. E lo vinceremo assolutamente”, ha detto Kılıçdaroğlu nella notte ad Ankara, circondato dai rappresentanti dei sei partiti della sua coalizione. Il presidente uscente Recep Tayyip Erdoğan “non è riuscito a ottenere il risultato che si aspettava nonostante tutti gli insulti” pronunciati contro il suo avversario, ha proseguito il candidato dell’opposizione. “La necessità di cambiamento nella società è superiore al 50 per cento. Dobbiamo assolutamente vincere e instaurare la democrazia in questo Paese”.

La Turchia è in bilico dopo vent’anni di Erdoğan al potere. Secondo lo spoglio ufficiale, il presidente è avanti ma in serata, con oltre il 90 per cento delle schede scrutinate, è sceso sotto il 50 per cento dei voti necessario per essere eletto al primo turno, avvicinando così la possibilità del ballottaggio tra due settimane. Lo sfidante Kemal Kılıçdaroğlu, al 44,9 per cento, ha denunciato comunque “una farsa” in corso: “Siamo in vantaggio noi”, ha scritto su Twitter. “Non dormiremo stanotte, popolo mio”. In effetti il distacco tra i due è andato via via riducendosi con il passare delle ore. I primi dati a urne chiuse indicavano Erdoğan oltre il 58 per cento delle preferenze, ma l’accusa dell’opposizione è che sono stati contati e trasmessi prima i voti delle roccaforti tradizionali del presidente.

Sinan Ogan, candidato di una coalizione di piccoli partiti di estrema destra, era invece relegato a poco più del 5 per cento dei consensi dopo una campagna elettorale tutta giocata all’attacco dei migranti siriani arrivati in Turchia dopo l’inizio del conflitto civile nel Paese, circa 4 milioni di persone. Kılıçdaroğlu ha trionfato in gran parte del sudest del Paese a maggioranza curda ma Erdoğan si è confermato nelle campagne e nei suoi feudi centrali. Nonostante lo svantaggio, l’opposizione ha più volte sostenuto di essere in testa, esprimendo pesanti critiche nei confronti dell’agenzia Anadolu, già finita al centro di scandali in passati appuntamenti elettorali e accusata varie volte di non rivelare i dati quando questi si presentavano sfavorevoli per il Sultano. Secondo l’agenzia indipendente Anka, vicina all’opposizione, i numeri sarebbero altri, con Kılıçdaroğlu avanti. L’unico dato certo comunque è che i turchi sono andati in massa a votare con un’affluenza che ha sfiorato il 90 per cento degli aventi diritto. Secondo il Consiglio elettorale supremo di Ankara, le operazioni di voto si sono svolte senza irregolarità.

Aggiornato il 15 maggio 2023 alle ore 17:21