Qatargate, fermato a Bruxelles l’eurodeputato socialista Tarabella

Marc Tarabella è stato interrogato in stato di fermo. È quanto ha detto la procura federale. Oggi pomeriggio il giudice istruttore deciderà se trasformare il fermo in arresto. L’eurodeputato socialista italo-belga è stato interrogato oggi dal giudice Michel Claise. Lo ha reso noto il portavoce della procura federale. Tarabella, che non gode più dell’immunità parlamentare, è stato sentito nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate, in merito alla corruzione al Parlamento europeo. Tarabella è sindaco di Anthisnes, un comune della provincia di Liegi, in Vallonia. Secondo il quotidiano belga Le Soir, l’eurodeputato sarebbe stato prelevato stamani nella sua abitazione e condotto a Bruxelles per essere interrogato. Gli investigatori belgi questa mattina all’alba, nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate, hanno effettuato “diverse perquisizioni” concentrandosi sulla cassaforte di una banca situata a Liegi appartenente a Tarabella e su alcuni uffici del municipio di Anthisnes.

“Finalmente, vi aspetto da due mesi, ora potrò essere ascoltato”. Così l’eurodeputato avrebbe accolto gli agenti di polizia questa mattina. Secondo le dichiarazioni messe a verbale dall’ex parlamentare dem Pier Antonio Panzeri, il politico belga, di origine italiana, avrebbe ricevuto tra 120 e 140mila euro perché addolcisse le proprie posizioni riguardo al Qatar, accusa che Tarabella ha negato. La sua immunità parlamentare è stata revocata il 2 febbraio scorso dall’Aula insieme a quella dell’eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino. Tarabella era già stato espulso dal gruppo socialisti e democratici al Parlamento europeo e chiede di essere ascoltato dal giudice dallo scorso dicembre. Intanto, l’ufficio all’Europarlamento di Tarabella è ora sotto sequestro. Lo ha constatato l’Ansa. Sulla porta dell’ufficio, che si trova al quindicesimo piano dell’edificio che si affaccia su Place du Luxembourg, questa mattina sono apparsi i sigilli della polizia belga e della sicurezza del Parlamento. Anche l’ufficio di Cozzolino, oltre a quello di Tarabella, è ora sotto sequestro. Da settimane il politico napoletano è finito al centro del Qatargate insieme al collega belga. Gli inquirenti ipotizzano un loro coinvolgimento nella trama di corruzione organizzata da Panzeri, che ha portato in carcere anche l’assistente Francesco Giorgi, e l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili.

“Marc Tarabella era diventato l’idolo del Pd e della sinistra per i suoi insulti fuori luogo a Matteo Salvini, oggi è stato arrestato per il Qatargate”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Zanni (presidente gruppo Id) e Marco Campomenosi (capo delegazione Lega). “Nel rispetto del garantismo e della presunzione di innocenza, questa notizia – si legge nella nota – non può lasciarci indifferenti ed evidenzia che, per quanto la sinistra europea faccia finta che il Qatargate non sia mai accaduto, atteggiandosi come nulla fosse nelle istituzioni Ue e mantenendo persino le stesse poltrone, lo scandalo è più vivo che mai e che ancora molti contorni siano da definire. Il Pd e i socialisti ora facciano chiarezza sulle accuse di corruzione in tutte le sedi competenti”, prosegue la nota. Siamo orgogliosi di essere diversi dai socialisti e dal Pd che per anni hanno dispensato lezioni di superiorità morale e linciato la Lega su presunti fondi esteri senza uno straccio di prova, mentre a Bruxelles circolavano soldi dal Qatar”, concludono Zanni e Campomenosi.

Aggiornato il 10 febbraio 2023 alle ore 16:08