Le carte di Biden e l’imbarazzo della Casa Bianca

Imbarazzo alla Casa Bianca. Questo il sentiment in merito alle carte segrete di Joe Biden. Imbarazzo tangibile dopo che è stato rivelato che sarebbero stati trovati altri documenti classificati in un altro ufficio da lui utilizzato quando ha lasciato la vicepresidenza. Una rivelazione, questa, che non ha fatto altro che aumentare richieste e pressioni, da parte dei Repubblicani, di individuare un procuratore speciale che possa seguire le indagini sulla vicenda.

A tal proposito il senatore Lindsey Graham, a Fox News, ha detto: “Credo che se pensate che un procuratore speciale sia necessario per rassicurare il pubblico sulla gestione dei documenti classificati da parte di Donald Trump, dobbiamo nominare un procuratore speciale anche per la gestione impropria di documenti classificati da parte del presidente Biden quando era vice presidente”.

Secondo quanto indicato dall’Agi, “il Repubblicano Mike Turner, deputato rappresentante dell’Ohio e presidente della commissione Intelligence, ha contattato il direttore delll’intelligence Avril Haines, dicendo che la decisione di Biden di tenersi documenti riservati è una “potenziale violazione delle leggi che proteggono la sicurezza nazionale, inclusi l’Espionage Act e il Presidential records Act”, cioè una legge che vieta interferenze sulla sicurezza militare e nazionale degli Stati Uniti e l’obbligo di un presidente, e vicepresidente, di consegnare tutti i documenti ufficiali”.

Aggiornato il 12 gennaio 2023 alle ore 18:28