Attacco al potere verde-oro: Bolsonaro condanna la rivolta

“Manifestazioni pacifiche nel rispetto della legge fanno parte della democrazia. Vandalismi e occupazioni di spazi pubblici come quelli di oggi, così come quelli fatti dalla sinistra nel 2013 e 2017, no”. Ecco come Jair Bolsonaro, l’ex presidente del Brasile ha reagito alla rivolta anti-governativa avvenuta nella giornata di ieri nella Capitale, a Brasilia, condannando le azioni dei manifestanti. Bolsonaro ha anche condannato le parole del presidente Lula, che gli ha addossato la responsabilità dell’insurrezione. Accuse, queste, “senza prove”, per il politico conservatore.

L’ex presidente si è trovato nel centro del mirino dopo che uno dei suoi figli, Eduardo, ha condiviso un vecchio video di Steve Bannon – uno dei consiglieri storici di Donald Trump – che invita i brasiliani a scendere per strada e a protestare. “Vi hanno rubato le elezioni – recita nella clip Bannon – come è successo da noi”. Ecco perché le sommosse avvenute davanti al Congresso brasiliano sono state subito ricollegate ai fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.

Nelle ultime ore è arrivata anche la condanna di Joe Biden e di Antony Blinken. Il primo ha definito “terribile” l’assalto ai palazzi governativi verde-oro, mentre il secondo ha ribadito che gli “Stati Uniti condannano ogni attacco violento alla democrazia”. Alcuni Democratici a stelle e strisce avrebbero perfino richiesto l’espulsione di Bolsonaro dal Paese, poiché al momento l’ex presidente risiederebbe Orlando, in Florida. Richiesta che, seppur arrivata alla Casa Bianca, è quasi impossibile che venga presa seriamente in discussione.

Ieri, i manifestanti hanno preso d’assalto i tre palazzi del potere: il Parlamento, il Palazzo presidenziale e il Tribunale Supremo Federale. Solo dopo alcune ore la polizia è riuscita a far rientrare la situazione nella normalità e, ad oggi, sono circa 1500 le persone arrestate. Inoltre, il governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha, è stato rimosso dal suo incarico per un periodo di 90 giorni e almeno tre Stati – Bahia, Piauí e Pernambuco – hanno annunciato l’invio della polizia militare, che si unirà alla Forza Nazionale nel Distretto Federale di Brasilia. Il bollettino della domenica di rivolte conta 50 feriti, di cui sei gravi.

Aggiornato il 07 novembre 2023 alle ore 15:52