Esplode gasdotto russo: ci sono delle vittime

Tre morti e un ferito. È questo l’attuale bilancio a seguito dell’esplosione del gasdotto Urengoi-Pomary-Uzhhorod, che dalla Russia attraversa l’Ucraina. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, che a sua volta ha citato il ministero regionale delle Emergenze, la deflagrazione e un successivo incendio sarebbero stati causati da una fuga di gas. L’episodio è avvenuto nel distretto russo di Vurnarsky, nella Repubblica di Chuvash, a circa 680 chilometri a est di Mosca.

Intanto, per quanto riguarda il prezzo del gas, i future Ttf di Amsterdam, che in mattinata erano arrivati a sfiorare i 100 euro al megawattora (-7,7 per cento), si sono impennati brevemente del 6,6 per cento, a quota 115 euro. Successivamente, i rialzi hanno avuto un ridimensionamento all’1,3 per cento, a 110 euro. Da capire, ora, se l’esplosione avrà impatti sui flussi di gas diretti al Vecchio Continente.

Il gasdotto Urengoy-Pomary-Uzhgorod, come evidenziato sul portale di Rainews, “è lungo 4.500 chilometri e trasporta il gas dal giacimento di Urengoy, nella Siberia nord-occidentale, fino all’Ucraina e poi in Europa. Il tratto interessato dall’incendio si trova vicino al villaggio di Kalinino, in Ciuvascia, circa 150 chilometri a ovest della città di Kazan, capitale della repubblica russa del Tatarstan”. E ancora: “Il gasdotto è stato progettato nel 1978 ed è stato attivato nel 1984. Entra in Ucraina attraverso il punto di misurazione di Sudzha ed è attualmente il principale canale percorso dal gas russo per raggiungere l’Europa – Italia compresa, attraverso Tarvisio – da quando i rubinetti del Nord Stream sono stati chiusi ad agosto”.

Aggiornato il 20 dicembre 2022 alle ore 16:33