Iran, scioperi e proteste degli studenti

Saracinesche abbassate in segno di protesta dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne curda deceduta mentre era sotto la custodia della polizia morale. Prosegue lo sciopero dei negozianti in Iran mentre la magistratura, secondo quanto appreso, starebbe sigillando attività e imprese che hanno aderito alla serrata. Quest’ultima, intanto, si è allargata a macchia d’olio e sta interessando una quarantina di città, tra cui la capitale.

E mentre il sindaco di Teheran, Alireza Zakani, avrebbe accusato i giovani dell’Università Sharif che manifestano di essere dei “traditori”, i ragazzi hanno organizzato manifestazioni in concomitanza con la Giornata dello studente. In base a quanto riportato dal canale Student trade union council, all’Università di Teheran, gli studenti sono stati attaccati, ed un giovane sarebbe stato “rapito dalle forze di sicurezza”. Tre studenti dell’Università Khwaja Nasiruddin Tusi sarebbero stati arrestati.

Nel corso delle proteste in corso in vari Atenei, in Iran sono stati scanditi slogan come “gli studenti muoiono, ma non accetteranno umiliazioni”, “siamo figli di lavoratori, saremo al loro fianco”. Secondo i gruppi per i diritti umani, almeno 586 studenti sono stati arrestati dall'inizio delle proteste.

Aggiornato il 07 dicembre 2022 alle ore 16:27