Midterm 2022: via al voto

Oggi è finalmente il giorno delle elezioni di midterm negli Stati Uniti. Con 41 milioni di persone che si sono avvalse del voto anticipato, è prevista un’affluenza da record. La corsa alle urne probabilmente gioverà ai Repubblicani che, con il focus su “soldi e famiglia”, conquisteranno quasi sicuramente la Camera e si avvicinano a grandi passi all’obbiettivo Senato, che rimane comunque la grande incognita di questa tornata elettorale.

“Credo che ci sarà una grossa ondata repubblicana, a cominciare da qui”, dichiara Donald Trump nel suo ultimo comizio della campagna elettorale, avvenuto ieri alle 20 (le due di notte italiane) in Ohio. L’ex presidente, accompagnato dalla famiglia al completo, ha fissato un appuntamento per il 15 novembre a Mar-a-Lago, dove molto probabilmente annuncerà la sua candidatura per le presidenziali del 2024, battendo sul tempo i Democratici.

“Abbiamo bisogno di una vittoria a valanga – continua Trump – in modo che i dem non rubino o non trucchino le elezioni”. È ormai dato per scontato che l’ex presidente sia il candidato repubblicano per la Casa Bianca. Il magnate ha concluso così la sua ultima arringa: “Questo incredibile viaggio è soltanto all’inizio. Siamo un movimento, un popolo, una famiglia”. Chiudendo con il suo make America great again.

È lo spostamento delle preferenze degli afroamericani e dei latinos a fare la differenza per i Repubblicani. Secondo i sondaggi, il 17 per cento degli afroamericani sceglierebbe per il congresso un candidato conservatore rispetto a un democratico. Dato più che raddoppiato, rispetto all’8 per cento che sostenne i candidati del Grand old party nel 2018. Tra i latinos invece i Democratici hanno un vantaggio minimo, del 5 per cento, contro gli 11 punti di scarto rilevati ad agosto.

Joe Biden, invece, ha concluso la campagna democratica nel Maryland, insieme al candidato democratico Wes Moore. “È giunto il momento per voi di difendere la democrazia” ha sentenziato il presidente, rivolgendosi agli elettori. Il capo di Stato deve fare i conti con una campagna elettorale priva di tempismo, in cui i progressisti sono stati sovrastati dal partito repubblicano. La scelta di non parlare di economia durante i comizi non ha di certo aiutato, visti i risultati della gestione Biden e i dati sulla disoccupazione. E i repubblicani hanno fatto (giustamente) di necessità virtù, spingendo sui temi “ignorati” da Joe e dal suo partito.

“La democrazia è sulla scheda elettorale”, ha detto ancora Biden. Per finire, il presidente ha messo in guardia i presenti, ricordando che l’ala trumpiana del Gop è la stessa “folla inferocita che ha preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti”. Così, il capo di Stato cerca di far leva sugli ideali di libertà e giustizia dei padri fondatori, visto che dal punto di vista politico, i democratici hanno già perso.

Aggiornato il 08 novembre 2022 alle ore 13:34