Scambio di accuse fra Liz Truss e Banca d’Inghilterra

No sleep till Downing Street. Non solo la banca d’Inghilterra è dovuta intervenire ancora per calmierare l’impatto del mini-budget – il piano di crescita attraverso il taglio delle tasse – ma il cancelliere Kwasi Kwarteng si è visto costretto ad anticipare, dal 23 novembre al 31 ottobre, la presentazione dei dettagli della manovra. In poche parole, dovrà spiegare dove troverà i 43 miliardi di sterline che non potrà prelevare dalle tasse e quali sono i piani per ridurre l’enorme debito. La crisi finanziaria del Regno Unito continua ad essere un boomerang per il Governo centrale, anche perché un recente sondaggio YouGov ha rilevato che il 52 per cento degli elettori incolpa il nuovo Esecutivo per l’aumento dei mutui e solo il 5 per cento pensa che la responsabilità sia della Bank of England.

L’Istituto centrale ha annunciato la volontà di comprare 10 miliardi di sterline in titoli di Stato, il doppio rispetto a quanto acquistato nelle settimane precedenti, per garantire una conclusione sicura al suo programma di acquisto di obbligazioni di emergenza, che si concluderà il 14 ottobre. Lo schema è stato messo in atto per salvare diversi fondi pensione, che rischiano il collasso dopo che il mini-budget ha scatenato un terremoto sui mercati finanziari e ha affossato la sterlina ai minimi storici. Il fatto che Kwarteng non si è preoccupato di spiegare come avrebbe finanziato la manovra, ha fatto il resto.

Nel frattempo, diversi ministri accusano senza mezzi termini la Bank of England per l’aumento dei tassi d’interesse sui mutui e pensano sia ingiusto addossare la responsabilità a Truss e al Cancelliere. Secondo questi, l’Istituto è troppo lento nell’affrontare il problema inflazione, motivo per cui già a novembre molti cittadini si vedranno costretti a pagare centinaia di sterline in più. Il costo di un mutuo a tasso fisso quinquennale ha superato la soglia del 6 per cento d’interessi.

Il governatore della Banca d’Inghilterra, Andrew Bailey, rimanda le accuse al mittente. “Non prendiamo decisioni con il senno di poi – afferma – sfido chiunque sia stato seduto qui un anno o due anni fa, a dire che aveva previsto una guerra in Ucraina e questo effetto sullinflazione”. A Downing Street si comincia a prospettare un periodo davvero delicato per il neo-insediato Governo Truss, che potrebbe avere una vita clamorosamente breve. Inoltre, il timore – più che giustificato – è che i laburisti trarranno un enorme vantaggio dagli aumenti dei tassi. Secondo i sondaggi, una famiglia su quattro si vedrà aumentare la rata.

Insomma, a giocare col fuoco va a finire che ti bruci. Truss è accusata di aver lanciato una manovra azzardata e disordinata, senza spiegare a nessuno dove avrebbe preso i soldi, in un momento già nero per l’economia della Corona. Come se non bastasse, ha portato avanti questa proposta senza un vero mandato elettorale e tantomeno con un consenso veramente solido in Parlamento. Ultimo, ma non per importanza, le vere vittime del mini-budget sono le tasche del ceto medio e della classe operaia che, insieme al resto degli “scontenti”, è pronta – dopo ben 12 anni – a porre la sua fiducia nei laburisti.

Aggiornato il 11 ottobre 2022 alle ore 13:46