Aung San Suu Kyi: condannata per frode elettorale

Una nuova condanna per Aung San Suu Kyi. Un tribunale della giunta militare della Birmania ha comminato altri tre anni di carcere per l’ex leader 77enne. L’accusa è frode elettorale. L’accusa fa riferimento alle elezioni del 2020, dove il suo partito ha ottenuto un netto successo.

Suu Kyi, premio Nobel, è già condannata a 17 anni di reclusione. L’esercito ha giustificato il suo putsch, affermando di aver scovato più di 11 milioni di irregolarità durante le elezioni legislative del novembre 2020, vinte dalla Lega nazionale per la democrazia (Lnd). Gli osservatori internazionali, da par loro, hanno detto che lo scrutinio è stato in gran parte libero ed equo.

Aung San Suu Kyi, secondo quanto appreso, è stata messa in isolamento in una prigione di Naypyidaw alla fine del mese di giugno. Il processo, cominciato oltre un anno fa, va avanti in carcere e si tiene a porte chiuse, con il divieto per i suoi legali di parlare con la stampa e le organizzazioni internazionali.

La giunta ha assicurato una nuova tornata elettorale per il prossimo anno (in estate) e ha fatto sapere di essere pronta ad avviare negoziati con Suu Kyi una volta concluso il processo.

Aggiornato il 06 novembre 2023 alle ore 12:07