Sri Lanka, Ranil Wickremesinghe è il nuovo presidente

Ranil Wickremesinghe è il nuovo presidente dello Sri Lanka. Lo ha eletto il Parlamento con 134 voti, contro gli 82 del suo principale avversario, Dullas Alahapperuma, un dissidente del partito dell’ex presidente Gotabaya Rajapaksa che era sostenuto dalle opposizioni. Wickremesinghe, già presidente ad interim, deve affrontare le divisioni del Paese, in preda a una storica crisi politica ed economica. “Le nostre decisioni sono finite”, ha detto Wickremesinghe nel discorso pronunciato davanti al Parlamento. Wickremesinghe prende il posto di Rajapaksa, fuggito dal Paese la scorsa settimana dopo che i manifestanti avevano assaltato il palazzo presidenziale.

Wickremesinghe resterà in carica fino a novembre del 2024, la naturale scadenza del mandato lasciato da Rajapaksa. In realtà, la scelta di Wickremesinghe come nuovo presidente potrebbe esacerbare le proteste popolari che vanno avanti da settimane. Per i manifestanti è proprio l’ex premier il responsabile della grave crisi economica che vive lo Sri Lanka. Wickremesinghe si era dimesso da capo del governo solo pochi giorni fa, per provare a placare le proteste. Senza successo.

La crescita dell’inflazione ha fatto sparire dai mercati i beni di prima necessità: alimenti, medicinali e carburante. Rajapaksa e la sua famiglia, che hanno dominato la politica srilankese negli ultimi vent’anni, sono ritenuti i principali responsabili della crisi, anche se le proteste di queste settimane hanno riguardato tutto il governo srilankese. Circa dieci giorni fa i manifestanti fa erano arrivati ad assaltare il palazzo presidenziale: pochi giorni dopo Rajapaksa era fuggito prima alle Maldive e poi a Singapore, da dove aveva annunciato le sue dimissioni.

Dopo le dimissioni di Rajapaksa, Wickremesinghe era stato nominato presidente ad interim, ed era considerato il principale favorito per quest’elezione: era stato scelto come candidato dalla coalizione di governo, guidata dal Fronte Popolare, il partito populista di destra di Rajapaksa. Da quando il Paese ha raggiunto l’indipendenza, nel 1948, non si era mai votato in Parlamento per rimpiazzare un capo di Stato. Nessun presidente si era mai dimesso. Ranil Wickremesinghe ha ricoperto sei volte la carica di premier e ha già perso in due occasioni la possibilità di diventare presidente, nel 1999 e nel 2005. I media avevano segnalato che una sua vittoria avrebbe potuto provocare ulteriori proteste nel Paese: Wickremesinghe è visto dalla popolazione fortemente vicino all’ex presidente Rajapaksa.

Aggiornato il 20 luglio 2022 alle ore 17:25